Sondaggi TP, speciale elezioni USA: ecco cosa ne pensano gli italiani
Sondaggi TP, speciale elezioni USA: ecco cosa ne pensano gli italiani
Torniamo con il nostro sondaggio settimanale e lo facciamo, in questa occasione, con uno speciale legato alle elezioni USA, che hanno visto la vittoria dirompente di Donald Trump. Il repubblicano tornerà alla presidenza per il secondo mandato non consecutivo.
Abbiamo chiesto ai nostri lettori cosa ne pensano del risultato e come potrebbe essere il mondo durante la seconda presidenza di Trump.
Sondaggi elezioni USA: italiani leggermente più soddisfatti che delusi dall’esito dell’election day
Per iniziare, abbiamo chiesto come giudica l’esito delle elezioni americane. Le risposte più gettonate sono quelle più estreme, con un 30,1% che si considera molto soddisfatto e un 29,6% che si definisce molto deluso. C’è, poi, un 13,4% che si reputa moderatamente soddisfatto e un 10,1% di persone abbastanza deluse. Se ne evince che, aggregando i dati, la percentuale di persone soddisfatte (43,5%) supera leggermente quella dei delusi (39,7%). Rimane un 15% che si considera indifferente all’esito delle elezioni statunitensi e appena l’1,7% che non si esprime riguardo al tema.
Che sentimenti suscita la vittoria di Donald Trump
A seguire, abbiamo chiesto il sentimento ispirato dalla vittoria di Donald Trump nell’election day di martedì. Il set di risposte era molto variegato, offrendo la possibilità di specificare nel dettaglio. La risposta più gettonata, data dal 25,8%, è quella della speranza. Seguono, poi, i sentimenti sicuramente più negativi di timore (18,1%) e angoscia (15,5%). A completare il set dei sentimenti negativi c’è la tristezza (9,9%). Dal lato “positivo”, c’è un 9,4% che si considera sollevato e un 7,5% che sente gioia per la vittoria del tycoon. Infine, un 11,8% avverte una vera e propria indifferenza.
Sondaggi elezioni USA: perché ha vinto Donald Trump?
Dopo aver rilevato il sentimento degli italiani, abbiamo chiesto sulle ragioni per cui, secondo il campione, Trump abbia vinto la competizione elettorale – con ampio margine – sulla candidata democratica Kamala Harris. Le risposte offerte sono molto variegate. Andando in ordine di preferenza, da quella più frequente a quella meno frequente, vediamo come il 24,1% del campione consideri che “c’è un generale rifiuto dell’ideologia liberal nell’ambito dei diritti civili o dell’etica”. Un dato leggermente superiore al 22,5% che ritiene che Trump abbia vinto “Perché i cittadini americani sono delusi e preoccupati per la situazione economica del Paese”. Rimanendo su questa linea, il 19,3% ritiene che il candidato repubblicano abbia vinto “Perché gli americani approvano i programmi di Donald Trump, a prescindere dal giudizio sulla sua persona”.
Segue, col 13,6%, la risposta in cui si afferma che “gli americani non hanno approvato la politica estera dei democratici, per esempio in Ucraina e in Medio Oriente”.
Chiudono le risposte legate all’appeal personale di Trump: “Perché molti americani ammirano anche a livello personale Donald Trump, più che Kamala Harris” (9,3%) e all’indecisione fatale del partito democratico, per cui “hanno troppo a lungo negato le condizioni di salute di Biden, ingannando gli americani” (5,9%).
Infine, un 5,3% non sa o non intende rispondere.
Ma come sarà il mondo nella seconda presidenza Trump?
Prima di passare alle intenzioni di voto, chiudiamo con la previsione su come potrebbe essere il mondo nella seconda presidenza Trump. C’è un sostanziale equilibrio tra ottimisti (34,1%) e pessimisti (34,8%). Il mondo sarà un posto sicuramente migliore (15,8%) o probabilmente migliore (18,3%). Dall’altro lato c’è una maggior forbice tra chi ritiene che sarà probabilmente peggiore (21,3%) e sicuramente peggiore (13,5%). Una gran fetta di rispondenti non si sbilancia più di tanto: per il 19,5% è ancora troppo presto per dirlo e fare previsioni; per un 10,7%, invece, non cambierà nulla.
Sondaggi elettorali TP, intenzioni di voto 8 novembre 2024: FdI si riavvicina al 30%
Chiudiamo il sondaggio con le intenzioni di voto e l’aggiornamento della fiducia in Giorgia Meloni. Rispetto alla scorsa settimana (QUI IL SONDAGGIO DELL’1 NOVEMBRE 2024) si segnala l’ennesimo incremento del primo partito del Paese, Fratelli d’Italia, che raggiunge il 29,7% (in aumento di altri due decimi) e si avvicina nuovamente al 30%. Percorso inverso per il PD, che scende dello 0,2%. Calo importante anche del M5S, che perde tre decimi e torna al 10,0%. Variazioni meno sensibili in coda, mentre la Lega incrementa quel cuscinetto che la distanzia da Forza (8,8 per la Lega, 8,4 per i forzisti).
Chiudiamo finalmente con la fiducia in Giorgia Meloni. Il gradimento per la premier torna a calare dopo un paio di settimane positive. La fiducia (molta+abbastanza) è al 41,6%. La maggioranza del campione (58,1%) ripone poca o nulla fiducia nella leader del governo di centrodestra.
Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 3.200 interviste raccolte tra il 5 e il 7 novembre 2024.
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