Sondaggi TP: italiani a favore di linea Trump su espulsioni di massa
Sondaggi TP: italiani a favore di linea Trump su espulsioni di massa
Bentornati con il nostro sondaggio settimanale. Dopo lo speciale dedicato agli USA della passata settimana, continuiamo nel solco della politica internazionale e delle implicazioni della vittoria di Donald Trump nell’election day del 5 novembre.
Sondaggi politici TP, Trump porrà fine alla guerra in Ucraina (nel bene o nel male) per 2 italiani su 3
Cominciamo da quella che è stata la “promessa maggiore” di Trump per la politica estera: porre fine alla guerra in Ucraina. Abbiamo chiesto ai nostri lettori se ci riuscirà. La risposta largamente più gettonata – scelta dal 44% del campione – è positiva: “Sì, convincerà la Russia a fermarsi e l’Ucraina ad accettare la perdita di alcuni territori, è il compromesso giusto”. A questi, si aggiunge chi, pur credendo alle parole di Trump, ne dà una interpretazione negativa. Il 21% risponde di “Sì, ma assecondando le mire di Putin favorirà una soluzione ingiusta, un precedente pericoloso e iniquo”. In definitiva, il 65% (praticamente 2 italiani su 3) ritiene che, in un modo o nell’altro Trump porrà fine al conflitto in Ucraina.
Dall’altra parte, c’è un 21,3% che sostiene che sia “solo propaganda, non ha nessun piano reale, in ogni caso Putin non lo ascolterà”. Infine, un 7,5% ritiene che “l’Ucraina, appoggiata da alcuni Stati europei, vorrà continuare la guerra nonostante le possibili proposte americane”
L’opzione “Non so/non intendo rispondere” viene scelta da una buona fetta del campione (6,2%).
Sondaggi TP: oltre 1 italiano su 3 a favore di espulsione di tutti gli immigrati senza permesso di soggiorno
E dopo aver analizzato e sondato la principale proposta di politica estera del prossimo presidente USA, passiamo a quella principale – o almeno, la più chiacchierata – di politica interna: le deportazioni di massa per tutti gli immigrati irregolari. Abbiamo chiesto se sia una soluzione da adottare anche in Italia.
Una parte importante del campione (35,7%) afferma di “Sì, chiunque non abbia un permesso di soggiorno dovrebbe essere espulso”. A seguire, un 19% supporta questa misura “ma solo per chi non ha un lavoro e una fonte di sostentamento”.
Dall’altro lato, il 26,8% ritiene che non sia una soluzione giusta e “anzi, salvo alcune eccezioni vanno integrati, organizzando percorsi di formazione per introdurli nel tessuto produttivo”. Infine, per il 16,7% del campione “è iniquo il solo concetto di regolari e clandestini. Nessun essere umano può essere deportato come un pacco”.
In questo caso, sono in pochi a non rispondere o non avere una idea precisa del tema (1,8%).
Sondaggi conflitto israelo-palestinese, Trump non favorirà la pace
Tornando alla politica internazionale, abbiamo chiesto ai nostri lettori la loro percezione su cosa cambierà nel conflitto israelo-palestinese quando Donald Trump diventerà presidente USA. In questo caso le risposte offerte sono molto eterogenee. Si parte, però, da una “sicurezza” in negativo: solo il 3,8% crede che “Trump sarà esitante come e più di Biden nel sostenere Israele e la sua difesa da Hamas e Hezbollah”.
La risposta più frequente (28,6%) vede in Trump “un fermo alleato di Netanyahu e sarà ancora più complice di Biden nel massacro dei civili palestinesi a Gaza e nei territori occupati”. Un altro 19,3% ritiene che “Trump sarà più deciso di Biden nell’appoggio a Israele, la precedente amministrazione era troppo ambigua e non sosteneva abbastanza lo Stato Ebraico”.
C’è, poi, un 26,4% di rispondenti che sostiene che Trump “abbia maggiore autorevolezza di Biden per ottenere un cessate il fuoco e consentire finalmente soccorsi umanitari per le persone di Gaza”.
Infine, per un 17,7%. “Non cambierà molto, gli israeliani ormai non ascoltano nessuno”.
L’attacco di Elon Musk ai giudici italiani: giusto o sbagliato?
Chiudiamo, infine, con il commento del patron di Tesla e SpaceX, Elon Musk, sui giudici italiani, attaccati per aver emesso una sentenza contro il trasferimento di migranti in Albania. Un commento al quale ha risposto lo stesso Quirinale.
Il campione, in questo caso, è fortemente polarizzato. Per il 41,2% “Ha totalmente ragione, dice quello che molti pensano, i giudici si stanno sostituendo allo Stato nella gestione dell’immigrazione”. Dall’altro lato, per un 40,5%, Elon Musk “Dimostra di essere l’individuo razzista e rozzo che è sempre stato, rappresenta il peggio di internet e dell’imprenditoria”.
Le risposte intermedie e meno radicali vengono scelte da una parte minoritaria del campione. Per il 6,8% “Ha in parte ragione, anche se è un giudizio un po’ superficiale per una questione complessa”. Per un altro 9,7%, invece, “Ha certamente diritto di esprimersi sulla vicenda come tutti, ma spero non venga preso sul serio dall’opinione pubblica”.
Sondaggi elettorali TP, intenzioni di voto 15 novembre 2024: Forza Italia in scia della Lega
Chiudiamo il sondaggio settimanale con le consuete intenzioni di voto e l’aggiornamento della fiducia in Giorgia Meloni. Rispetto alla scorsa settimana (QUI IL SONDAGGIO DELL’8 NOVEMBRE 2024) si segnala il nuovo riavvicinamento di Forza Italia alla Lega, distanti adesso appena un decimale. Variazioni minime nei piani alti, con FdI che cala di un decimo e il PD che sale nella stessa misura. Il M5S fa registrare un +0,2%. Si segnala, infine, il dato di Azione. Il partito di Carlo Calenda tocca un record negativo, scendendo al 2,8% (-0,2% rispetto alla scorsa settimana).
Chiudiamo infine con la fiducia nel premier Giorgia Meloni. Variazioni molto leggere rispetto a una settimana fa, con il dato aggregato della fiducia (molto+abbastanza) che sale di un paio di decimi (passando dal 41,6 al 41,8%). Aumenta di mezzo punto percentuale (da 47,3 a 47,8) il dato di chi non ha la minima fiducia nella premier Meloni.
Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 3.200 interviste raccolte tra il 12 e il 14 novembre 2024.
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