Naspi 2025: cosa cambia dall’1 gennaio? Le modifiche in arrivo

Pubblicato il 3 Dicembre 2024 alle 17:05
Aggiornato il: 5 Dicembre 2024 alle 12:44
Autore: Guglielmo Sano
Naspi 2025

Naspi 2025: cosa cambia dall’1 gennaio? Le modifiche in arrivo

Naspi 2025: importanti novità in arrivo dal primo gennaio per quanto riguarda l’indennità di disoccupazione. Da inizio prossimo anno si procederà alla correzione di alcune storture regolamentari che finivano per favorire i cosiddetti “furbetti”. Aumenterà anche l’importo per effetto dell’adeguamento al tasso di inflazione.

Naspi 2025: aumenta l’importo dell’indennità

Naspi 2025: importanti novità in arrivo dal primo gennaio per quanto riguarda l’indennità di disoccupazione. Il trattamento destinato a chi perde il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà (in pratica, a chi viene licenziato o a chi non viene rinnovato il contratto) subirà un aumento per effetto dell’adeguamento al tasso di inflazione. Al momento la percentuale di rivalutazione è stata fissata allo 0,8%. Solo ad inizio anno nuovo si conoscerà il tasso definitivo.

Questo significa che – solo per chi subirà un evento di disoccupazione dopo il primo gennaio – entro i primi 1.436,61 euro (ora limite fissato a 1.425,21 euro) di retribuzione media (in riferimento ai precedenti 4 anni) spetterà un’indennità di importo pari al 75%. Per la parte eccedente tale limite spetterà il 25% entro il limite massimo di 1.562,82 euro (ora limite a 1.550,42 euro).

Nuove norme anti-furbi

Naspi 2025: con il nuovo anno correzione di alcune storture del regolamento che ne regola l’erogazione. In particolare, si corregge quel meccanismo per cui alcuni lavoratori smettevano di recarsi a lavoro, di fatto, per costringere il datore a licenziarli. Il licenziamento permette di ricevere l’indennità.

Adesso, con una norma contenuta nella Legge di Bilancio in via d’approvazione, dopo la quindicesima assenza ingiustificata l’eventuale interruzione del rapporto di lavoro verrà comunque considerata pari alle dimissioni, impendendo dunque di ricevere la Naspi. Inoltre, si elimina la possibilità (concessa solo per la prima richiesta) per i lavoratori rimpatriati di richiedere l’indennità indipendentemente dalla durata dell’impiego (per gli eventi di disoccupazione occorsi fino al 31 dicembre di fatto si può ottenere anche solo dopo un giorno di lavoro all’estero).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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