Bollo auto 2025: quando scatta la prescrizione? I termini

Bollo auto 2025: quando scatta la prescrizione? I termini

Bollo auto 2025: è un tributo che tutti i proprietari di un veicolo sono tenuti a versare ogni anno. D’altra parte, l’imposta è soggetta a prescrizione. In sostanza, non si è tenuti al versamento se il Fisco non sollecita il pagamento per un determinato periodo di tempo. Uno sguardo alle informazioni fondamentali sull’argomento.

Pagamento Tari 2025: sconti ed esenzione. Quando scattano?

Bollo auto 2025: quando scatta la prescrizione?

Bollo auto 2025: anche quest’anno il tributo dovrà essere versato da tutti i proprietari di veicoli. Il suo importo varia in base a fattori come la potenza del motore e la classe ambientale del proprio veicolo. Tuttavia, esistono delle differenze su parametrazione, riscossione, accertamento a seconda della regione di residenza. In caso di mancato pagamento scattano interessi di mora e sanzioni (si può arrivare fino al fermo amministrativo) che aumentano all’allungarsi del ritardo. Detto ciò, il tributo è anche soggetto a prescrizione, cioè non si è tenuti più al versamento trascorso un determinato periodo di tempo. Quando scatta?

La prescrizione del bollo auto ha un termine di tre anni. Questo significa che se il pagamento di un bollo scade e non si riceve alcun sollecito di pagamento entro tre anni, l’importo non deve più essere versato. Nello specifico, la legge 296/06, all’articolo 1, comma 163, stabilisce che il termine di prescrizione decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il pagamento doveva essere effettuato. Per esempio, se un automobilista non paga il bollo auto per il 2025, la prescrizione scatta il 1° gennaio 2026 e si conclude il 31 dicembre 2028. Pertanto, se non si riceve alcun avviso di pagamento entro il 31 dicembre 2028, il bollo auto per il 2025 risulterà prescritto.

Monopattini casco, targa, assicurazione: obbligo da quando e sanzioni

L’eccezione alla regola

Bollo auto 2025: quindi, esistono delle eccezioni alla regola. In pratica, quando si cerca di capire se il versamento è andato in prescrizione bisogna tenere conto di alcuni elementi. Come si scriveva, fondamentale rilevare se sono pervenuti degli atti interruttivi, cioè se si è ricevuta una comunicazione formale da parte dell’Agenzia delle Entrate (un avviso di accertamento o una cartella esattoriale). In tal caso, il termine di prescrizione viene interrotto e ricomincia a decorrere dal momento della ricezione dell’atto.