Verso la Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno: presente anche Taiwan con Jung-Chih Chang
Verso la Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno: presente anche Taiwan con Jung-Chih Chang
Comincia la lunga marcia d’avvicinamento alla sesta edizione della Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno (BACS), che si svolgerà dal 18 ottobre al 2 novembre a Palazzo Fruscione, in pieno centro cittadino. Il fondatore e curatore, il maestro salernitano Giuseppe Gorga, ha svelato il tema: “IA contro IA”, che in questo caso sta per “Intelligenza Artificiale vs Intelligenza Artistica”. Con un progresso tecnologico ormai di carattere esponenziale, la BACS si appresta a mostrare i cambiamenti profondi dell’animo artistico, che è niente meno che l’essenza umana ed intima espressa attraverso la tecnica.
Nelle ultime edizioni è stata forte la presenza del continente latinoamericano, grazie anche alla presenza straordinaria del maestro argentino Luis Gramet, uno degli scultori più affermati del continente e che, con Salerno, ha stretto un viscerale legame d’amore e d’amicizia. In testa alla folta delegazione proveniente dal Nuovo Mondo c’è Jorge Enrique Londoño, fondatore di Expolatina e creatore della prima Biennale dedicata alla Biodiversità. E la sesta edizione della BACS dovrebbe essere la più partecipata e internazionale di sempre.
Quasi sicura la partecipazione di Taiwan alla Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno con la pittrice Chang
Tra gli artisti provenienti dal resto del mondo spicca la bravissima pittrice taiwanese Jung-Chih Chang, che sta già lavorando all’idea ed esecuzione dell’opera che porterà in concorso alla BACS. L’artista di Taiwan ha già partecipato alle ultime due edizioni e, proprio nella quinta edizione (corrispondente al decennale della BACS) ha ottenuto il terzo premio per la pittura surrealista, superando un parterre di colleghi d’alto profilo. Jung-Chih Chang, conosciuta per l’utilizzo elegante di forme e colori, si fa portavoce del ri-contatto con la natura e della re-visione del mondo attraverso delle lenti oniriche che, paradossalmente, squarciano il velo di maya per giungere alla realtà. È la meraviglia della natura e della sua normalità, rappresentata in modo straordinario per riaffermare la bellezza dell’ordinario. Anche grazie al forte messaggio (trasmesso grazie sia all’idea che alla magistrale esecuzione tecnica) Jung-Chih Chang ha vinto il primo premio nella sezione “pittura” nella Biennale di Biodiversità di Cali. A Salerno arriveranno così le sue opere, probabilmente nella veste inedita del rapporto tra natura, uomo e tecnologia. Attraverso una sintesi perfetta tra tradizione orientale e sensibilità contemporanea, Chang propone un’estetica che sembra dialogare con la dimensione spirituale, evocando un ritorno alle radici e una riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente.
“La mia storia personale è profondamente intrecciata con le mie opere” ha spiegato Chang in una recente intervista. “Oggi vivo tra città e natura, trovando nei paesaggi naturali e negli animali una costante fonte di creatività. La cultura taiwanese, ricca e diversificata, è anch’essa una grande influenza. Taiwan accoglie culture straniere, e io stessa integro nella mia arte tutto ciò che mi circonda”. La rinnovata partecipazione di Jung-Chih Chang – che, seppur non ufficializzata, è data quasi per certa, vista l’importanza della manifestazione e la storia della stessa pittrice taiwanese con la BACS – rappresenta un ulteriore passo in avanti verso l’internazionalizzazione della Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno, che punta a diventare un punto di riferimento per il dialogo tra culture diverse e ad affermarsi, sempre più convintamente, come una delle principali realtà espositive del mondo. Ricordando le parole del maestro Gramet, Salerno ogni due anni “diventa la capitale mondiale dell’arte”.
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