Assegno unico 2025: quando verrà pagato a gennaio. Le date

Pubblicato il 14 Gennaio 2025 alle 17:06 Autore: Guglielmo Sano
Assegno unico 2025

Assegno unico 2025: quando verrà pagato a gennaio. Le date

Assegno unico 2025: latita il calendario con le date di pagamento per il 2025. Arrivano però conferme sul primo accredito dell’anno. Previsto qualche giorno di ritardo rispetto alle tempistiche attese. Ecco cosa ha comunicato l’Inps.

Pagamento Assegno inclusione gennaio 2025: date ed aumenti

Assegno unico 2025: quando verrà pagato a gennaio?

Assegno unico 2025: l’Inps non ha ancora fornito il calendario con le date dei versamenti di quest’anno. Nel frattempo, l’ente ha comunicato quando avverrà il pagamento della prestazione a gennaio. Il primo assegno unico dell’anno giungerà ai beneficiari con qualche giorno di ritardo rispetto alle consuete tempistiche. Ecco cosa ha scritto l’Inps con in un’apposita nota: “Si comunica che le rate dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico del mese di gennaio 2025, relative alle prestazioni che non hanno subito variazioni, sono accreditate nella settimana decorrente dal 20 gennaio 2025.”

Dunque, chi non subirà variazioni dell’importo per modifica dei requisiti riceverà il sostegno nella settimana del 20 gennaio. Tutti gli altri beneficiari, cioè chi ha dovuto trasmettere informazioni fondamentali per il calcolo dell’importo, chi ha inoltrato domanda per ricevere il primo versamento in assoluto, chi aspetta il conguaglio – a credito o a debito – di arretrati dovrà aspettare qualche giorno in più. L’assegno, infatti, non arriverà prima della fine del mese in questi casi.

A cosa è dovuto il ritardo?

Assegno unico 2025: perché il pagamento di gennaio arriva in ritardo? Niente di cui preoccuparsi per i beneficiari della prestazione. A inizio mese l’ente aveva paventato tale possibilità. Dipende dall’adesione al sistema sistema Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria) della Banca d’Italia relativo ai servizi della Tesoreria dello Stato in vigore dal 1° gennaio. La migrazione dei dati sul nuovo sistema avrebbe potuto portare a un ritardo dei primi pagamenti dell’anno relativi alle prestazioni non pensionistiche, avvertiva l’ente in quell’occasione.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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