Referendum 2025: per cosa si voterà? I quesiti approvati
Referendum 2025: per cosa si voterà? I quesiti approvati
Referendum 2025: la Corte Costituzionale ha approvato ben 5 quesiti ma non quello che riguardava l’autonomia differenziata. Su cosa verteranno le consultazioni popolari? Una panoramica veloce sul tema.
Referendum 2025: per cosa si voterà?
Referendum 2025: cinque su sei i quesiti approvati dalla Corte Costituzionale. Non ha passato l’esame dei giudici il quesito riguardante l’autonomia differenziata. Dunque, su quali argomenti verrà indetta una consultazione popolare nel corso di quest’anno (una domenica tra metà aprile e metà giugno)? Ecco i temi:
- Referendum sulla cittadinanza
- Referendum sul lavoro
- 1) Abrogazione delle norme sui licenziamenti illegittimi per i lavoratori assunti dopo il 2015 (in pratica, si vota a per ripristinare il diritto al reintegro);
- 2) eliminazione del limite all’indennità per licenziamenti ingiustificati nelle piccole aziende (cioè aumentare le tutele per i lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti);
- 3) abrogazione delle norme che liberalizzano i contratti a termine (quindi, reintrodurre l’obbligo di motivazione per l’utilizzo di contratti a tempo determinato);
- 4) eliminazione della responsabilità solidale dell’impresa appaltante negli infortuni sul lavoro (ovvero, estendere la responsabilità in caso di infortuni o malattie professionali).
Niente voto su autonomia: perché?
Referendum 2025: il quesito sull’autonomia, invece, è stato dichiarato inammissibile dalla Corte costituzionale. Diverse le ragioni che hanno indotto i giudici a questa scelta. Innanzitutto, l’oggetto della consultazione non è stato ritenuto sufficientemente chiaro. In secondo luogo, fattore ancora più decisivo, il quesito avrebbe toccato una norma costituzionale (che, in breve, non può essere oggetto di un referendum abrogativo). Inoltre, la Corte ha già rilevato l’incostituzionalità di alcuni passaggi della legge sull’autonomia per cui non è stato possibile avallare una consultazione su una norma che di fatto deve essere riscritta prima di essere applicabile.
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