Sondaggi politici TP, Trump: italiani divisi sui primi decreti (specialmente su ius soli)
Sondaggi politici TP, Trump: italiani divisi sui primi decreti (specialmente su ius soli)
Bentornati su Termometro Politico con il nostro consueto sondaggio settimanale in pubblicazione al venerdì. In questa occasione non potevamo non soffermarci sull’inizio del secondo mandato della presidenza Trump. Tutte le domande, al di là delle intenzioni di voto e fiducia nel premier Meloni, vertono sul tycoon di New York e nuovo inquilino della Casa Bianca. Cominciamo.
Sondaggi politici TP 24 gennaio 2025, italiani contrari su uscita dall’OMS e spaccati a metà su eliminazione ius soli
Cominciamo da due dei primi decreti firmati da Donald Trump nel primo giorno d’insediamento alla Casa Bianca. Cominciamo dall’uscita degli USA dall’OMS e dall’eliminazione dello ius soli per i figli di immigrati irregolari. Partendo proprio dall’uscita dall’OMS, la tonica degli italiani è negativa, con il 39% (risposta di gran lunga più gettonata del set) che afferma che “È l’ennesimo gesto egoista e di disprezzo sia verso i Paesi più poveri, che beneficiano dell’aiuto dell’Oms, sia verso la salute dei cittadini americani e non”. Quasi un 20% sostiene che “abbia sbagliato, l’Oms ha fatto molti errori, ma va riformato non abbandonato”.
Dall’altro lato, il 21,1% afferma che Trump “Ha fatto bene, l’Oms si è comportata in modo criminale durante il Covid, prima non ha vigilato, poi ha imposto misure autoritarie ai Paesi”. Infine, quasi il 19% considera che “Ha fatto bene, questo come altri è un organismo retto da burocrati non eletti che assorbe denaro violando la sovranità degli Stati”. Approssimativamente, quindi, 6 italiani su 10 sono contrari alla decisione presa da Donald Trump rispetto all’uscita degli States dall’OMS.
Estremamente più divisiva, invece, la scelta di eliminare lo Ius soli per i figli degli immigrati clandestini. Per il 31,1% degli intervistati Trump ha ragione e fatto bene, in quanto “gli States sono stati invasi da immigrati spesso criminali”. Con una percentuale praticamente identica (31,0%), la misura “È un proposito coerente con la natura razzista e xenofoba di Donald Trump e del suo partito”.
E anche le risposte intermedie sono quasi equivalenti: per il 17,5% si tratta di una misura “comprensibile, lo Ius soli aveva senso secoli fa, ma ora non più”. Infine, per un 18% Trump “Sbaglia, lo Ius soli negli Usa ha dimostrato di produrre crescita demografica, della manodopera e quindi dell’economia”.
Sondaggi politici TP, le mire espansionistiche di Trump su Groenlandia e canale di Panama non piacciono
Passando dai decreti alle dichiarazioni, Trump ha affermato di voler portare sotto il controllo USA sia il canale di Panama che la Groenlandia. Dichiarazioni che sono state largamente accolte in modo negativo dal campione rispondente.
“Per il 36,4% Trump “È folle, rischia di provocare guerre, morti e destabilizzare ulteriormente l’Occidente e il mondo intero” e per un altro 24,5% il presidente USA “Sbaglia, sta provocando tensioni pericolose, gli Stati Uniti possono sfruttare economicamente quei territori senza averne il controllo diretto”.
Dall’altro lato, c’è un 23,9% che considera che tali propositi siano “comprensibili e auspicabili, ma l’importante è che ottenga il controllo di quei territori solo per via diplomatica”. Infine, quasi l’11% dà ragione al presidente USA affermando che “sono aree di grande importanza che potrebbero essere controllate e influenzate da Paesi nemici come la Cina”.
Secondo una leggera maggioranza, Il buon rapporto tra Trump e Meloni non favorirà l’Italia
Prima di passare alle intenzioni di voto e la fiducia in Giorgia Meloni, chiudiamo proprio con un inciso sulla premier e il rapporto con il tycoon e nuovo presidente USA. Abbiamo chiesto se il buon rapporto tra Giorgia Meloni e Donald Trump avvantaggerà l’Italia. La risposta più gettonata (scelta dal 40,1% del campione) è totalmente negativa: “No, per nulla, Trump fa solo gli interessi americani, che non coincidono con quelli italiani, per esempio nel campo del commercio e delle spese militari”. Dall’altro lato, un 31,5% che invece ritiene di “Sì, Trump dà molto peso ai rapporti personali, la sua stima per Meloni renderà l’Italia il partner più importante per gli Usa in Europa”.
Le vie di mezzo sono quelle meno battute. Per il 14,7% del campione la risposta scelta è “Sì, abbastanza, per esempio ci sarà d’aiuto per vicende come quella di Cecilia Sala, ma dobbiamo avere buoni rapporti anche con i partner europei”. Infine, molto vicino, il dato del 12,7% dei rispondenti, che sostiene che “No, poco, un conto sono i rapporti personali, che è importante mantenere, ma molto di più lo è la comunanza di interessi, che non mi sembra certa”.
Nel complesso, una leggera maggioranza di italiani non crede che il buon rapporto tra Trump e Meloni sia un dato favorevole.
Sondaggi elettorali TP, intenzioni di voto 24 gennaio 2025: calo generale del fronte progressista
E dopo il lungo focus sugli USA, Chiudiamo con le intenzioni di voto e con la fiducia in Giorgia Meloni. Rispetto al nostro ultimo sondaggio (17 gennaio 2024), si segnala la discesa del fronte progressista, con PD, M5S e AVS tutte in calo. Tra i principali partiti, recupera solo la Lega, che compie un balzello di due decimi. Giù FdI di un decimo e stabile Forza Italia. Infine, nelle retrovie, leggero passo avanti per i tre partiti europeisti Azione, Italia Viva e Più Europa: tutti fanno registrare il +0,1%.
Infine, si evince come la fiducia in Giorgia Meloni sia sostanzialmente stabile. Il dato più rilevante è la risalita del dato di chi non ha per nulla fiducia nella premier, che passa dal 46,4 al 47,0%.
Nota metodologica: sondaggio realizzato con metodo CAWI, 2.900 interviste raccolte tra il 21 e il 23 gennaio 2025
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