Sondaggi elettorali Emg, il 52% degli elettori di centrodestra vuole le dimissioni di Santanché
Fratelli d’Italia sale ancora, è al 30,7%
Le intenzioni di voto dei sondaggi elettorali di Emg dell’ultima settimana non restituiscono risultati clamorosi, ma mettono in evidenza, comunque, una crescita ulteriore di Fratelli d’Italia, che era già sopra la soglia del 30%, e oggi è aumentata ancora dello 0,3% al 30,7%. Nel centrodestra salgono, dello 0,1%, sia la Lega che Noi Moderati, ora al 9% e all’1,4%, mentre Forza Italia scende di due decimali all’8,4%.
All’opposizione l’ultima è stata una settimana positiva per il Pd e il Movimento 5 Stelle, che hanno visto un aumento rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%, raggiungendo il 24,1% e l’11,1%, quindi, nel caso dei democratici, una percentuale simile a quella molto positiva delle europee.
In discesa, invece, Verdi e Sinistra Italiana, che scendono di due decimali al 6,1%. Giù anche Italia Viva, ma solo di un decimale, al 2,6%, mentre Azione recupera uno 0,1%, ma rimane molto debole, al 2,1%. Stabile, infine, +Europa, all’1,7%, mentre è forte il calo dei partiti minori, che passano dal 3,4% al 2,8%.
Sondaggi elettorali Emg, italiani spaccati sulla protesta dei magistrati contro la riforma del governo
Forse il dato più importante di questi ultimi sondaggi elettorali di Emg è quello che riguarda Daniela Santanché, che è stata rinviata a giudizio per falso in bilancio e di cui le opposizioni chiedono le dimissioni. Anche Giorgia Meloni e il suo partito sarebbero molto freddi nel difenderla e del resto i numeri di questi sondaggi mostrano perché: pure tra chi vota centrodestra la maggioranza, il 52%, pensa che dovrebbe andarsene, come il 78% di chi è per il centrosinistra. Solo il 27% degli elettori della maggioranza pensa che debba rimanere, mentre il 21% è indeciso.
Sul tappeto c’è anche la questione della separazione delle carriere, i magistrati, fortemente contrari, per protesta vogliono scioperare, e gli italiani sono molto divisi: per il 37% sbagliano, mentre per il 35% hanno ragione. Sono però tanti coloro che sono indecisi e magari non sono informati, sono il 28%.
