Sondaggi elettorali Euromedia, giù FdI, sale Italia Viva

Pubblicato il 31 Gennaio 2025 alle 17:48 Autore: Gianni Balduzzi
sondaggi elettorali , volti dei principali politici

L’astensione, è sempre altissima, sopra il 50%

Gli ultimi sondaggi elettorali di Euromedia sono piuttosto singolari. Non tanto per le stime sulle intenzioni di voto dei partiti più importanti, bensì per quelle sulle variazioni dei più piccoli, uno in particolare.

Partiamo con il calo di Fratelli d’Italia, osservato anche da Tecné. Euromedia prima vedeva il partito molto forte, ma in 19 giorni avrebbe perso lo 0,9%, andando a un pur ottimo 30,6%. Tra gli alleati i movimenti sono meno, Forza Italia sarebbe stabile al 9,2%, come Noi Moderati, allo 0,6%, mentre la Lega sale di un decimale all’8,9%.

All’opposizione il Pd è visto in calo dello 0,1%, ma a un più che ragguardevole 24,2%, mentre il Movimento 5 Stelle è in aumento dello 0,2% al 10,2%. Più forte è la crescita di Verdi e Sinistra, al 5,6%, tre decimali più che al 9 gennaio.

Ma il vero balzo è quello di Italia Viva, vista da tutti intorno al 2-2,5% e invece stimata in aumento di ben l’1,1% da Euromedia. Sarebbe ora al 3%, davanti ad Azione, su dello 0,1%, al 2,7%. Giù, dello 0,2%, è invece +Europa, all’1,8%.

Le altre forze più piccole scendono dello 0,4% al 3,2% e degno di nota è il dato dell’astensione e degli indecisi, altissimo al 50,5%, seppure in riduzione dello 0,3%.

Sondaggi elettorali Euromedia, solo per il 21,9% il centrosinistra dovrebbe unirsi in campo larghissimo

Euromedia nei suoi sondaggi elettorali si occupa anche del futuro dell’opposizione, chiedendo se il centrosinistra debba unirsi e come. Il 32,3% non si esprime, si tratta probabilmente di elettori di centrodestra, gli altri invece sono molto divisi.

Solo il 21,9% è per un campo larghissimo, che includa Pd, Verdi Sinistra, M5S, ma anche Italia Viva, Azione, +Europa. Per il 20,6% il campo deve essere solo largo, ovvero comprendere solo Pd, Verdi Sinistra, M5S e non i centristi.

C’è poi un 25,6% che è per andare divisi ma con candidati comuni evidentemente nei collegi uninominali. Non è chiaro cosa significhi perché per la legge elettorale non sono consentite desistenze e voti disgiunti e se si appoggia lo stesso candidato nel collegio ci si deve coalizzare anche al proporzionale.

In ogni caso manca ancora molto tempo alle prossime politiche che molto difficilmente arriveranno in anticipo.

Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati il 27 gennaio con metodo Cati-Cami-Cawi su 1.000 intervistati

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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