Sondaggi elettorali Swg, crescono i partiti più piccoli
Per il 74% meglio vivere in Europa che nel resto del mondo
Fratelli d’Italia resiste al 30%, soglia che per altri istituti non ha mai raggiunto, secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Swg, che vedono il partito di maggioranza relativa perdere lo 0,2%, mentre tra gli alleati la Lega è rimasta stabile all’8% e Forza Italia è anch’essa arretrata, ma solo di un decimale. In aumento proprio di un decimale anche Noi Moderati, ora all’1,1%
All’opposizione è in recupero Fratelli d’Italia, in salita dello 0,3% al 22,7%, ma il Movimento 5 Stelle, invece, perde due decimali dopo gli incrementi delle scorse settimane ed è al 12,2%. Stabili, al 6,3% e al 3,5%, sono Verdi e Sinistra e Azione, mentre Italia Viva e +Europa arretrano, perdendo rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%, andando al 2,2% e all’1,9%.
A mettere a segno l’incremento maggiore, dello 0,4% in una settimana, sono invece le liste più piccole, quelle sotto l’1%, che salgono al 3%
Sondaggi elettorali Swg, per gli italiani il nostro Paese non deve più impegnarsi in Ucraina
Gli italiani sono poco disposti a cambiare politiche a livello internazionale. Questo emerge dagli ultimi sondaggi elettorali Swg, che mostrano, per esempio, che il 52% di essi vorrebbe rimanere con gli attuali sistemi di difesa nazionale e cooperare con la Nato senza costituire un sistema europeo.
Allo stesso tempo per il 51% l’Ue non si dovrebbe reagire ai dazi Usa con altri dazi, ma cercare a tutti i costi un accordo con gli Usa.
Sull’Ucraina, poi, confermando sondaggi precedenti, il 64% vorrebbe diminuire il sostegno economico e militare, mentre il 36% aumentarlo (ma non viene chiesto quanti vorrebbero rimanesse uguali). Ancora di più, il 74%, non vorrebbe inviare in Ucraina alcun militare europeo, neanche come contingente di pace.
La minore disponibilità degli americani ad accordi commerciali con l’Europa dovrà spingere l’Ue, secondo il 43%, a cercare nuovi accordi con altri Paesi come Canada, Paesi Arabi, India e Giappone. Questa è in particolare la posizione del 53% di chi vota centrosinistra. Per il 24% la risposta dovrebbe essere ancora più ferma, sul piano economico, ma anche politico. Per il 20% invece l’Italia dovrebbe legarsi di più agli Usa, anche a costo di andare contro l’Ue. Tra chi vota centrodestra questa opzione sale al 34%. Per il 13%, infine, dovremmo avvicinarci alla Cina.
In ogni caso l’Europa rimane nettamente un posto migliore in cui vivere rispetto agli altri. Per il 74% è quello che dà servizi sanitari e previdenziali migliori, per il 69% quello in cui crescere i propri figli. Solo l’11% preferisce gli Usa e il 4% la Cina.
Per il 69% solo in Europa si può vivere in uno Stato in cui riconoscersi a livello di ideali e valori, per il 67% solo in Europa ci si può sentire orgogliosi, per il 66% solo qui si può essere liberi. Solo sul futuro economico il divario con le altre aree è inferiore: se il 50% predilige comunque il Vecchio Continente, il 23% preferirebbe gli Usa da questo punto di vista.
Questi sondaggi elettorali sono stati svolti dal 12 al 14 marzo con metodo Cawi su 800 persone, quelli sulle intenzioni di voto dal 12 al 17 marzo con metodo Cati-Cami-Cawi su 1.200.