Arretrati NoiPA aprile 2025, cosa succede? Ecco cosa aspettarsi

Pubblicato il 31 Marzo 2025 alle 14:29 Autore: Fabrizio Scandaloni
Pagamento NoiPA febbraio 2025, una felice sorpresa per tutti. Ecco quale

Arretrati NoiPA aprile 2025, cosa succede? Ecco cosa aspettarsi

Il mese di aprile 2025 è arrivato, ma i tanto attesi arretrati per i dipendenti pubblici non saranno accreditati in questo periodo. Se vi aspettavate una seconda emissione da NoiPA, dovrete fare i conti con una realtà diversa: i pagamenti relativi alla vacanza contrattuale non si materializzeranno ora, ma slitteranno al mese successivo.

Arretrati NoiPA aprile 2025, cosa succede? Ecco cosa aspettarsi

Ad aprile, quindi, non ci sarà un secondo cedolino per gli arretrati, sebbene il MEF abbia già completato l’emissione dei cedolini relativi alle Funzioni Centrali. Più di 200.000 dipendenti hanno già ricevuto l’accredito, che è avvenuto il 24 marzo 2025, grazie a un’emissione speciale disposta il 7 marzo. Tuttavia, il personale delle Agenzie Fiscali ha dovuto attendere un po’ più a lungo, ricevendo gli arretrati solo il 28 marzo, con un ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale.

Gli importi accreditati sono legati principalmente alla vacanza contrattuale e all’anticipo di dicembre 2023, che sono stati assorbiti in due voci stipendiali distinte. Questi pagamenti, però, hanno avuto un impatto sul netto ricevuto, che per alcuni dipendenti potrebbe essere stato inferiore alle aspettative, alimentando un certo malcontento.

Va sottolineato che non tutti i dipendenti pubblici hanno diritto agli arretrati. Chi è andato in pensione prima di settembre 2024 non vedrà alcun accredito, una situazione che sta creando frustrazione tra i pensionati. Inoltre, alcuni pensionati successivi a questa data potrebbero trovarsi in una situazione complicata, con il rischio di dover restituire somme percepite erroneamente. Questo scenario senza precedenti nel settore pubblico solleva non poche preoccupazioni.

La specifica su chi è andato in pensione tra dicembre ’23 e agosto ’24

Un ulteriore punto di attenzione riguarda coloro che sono andati in pensione tra dicembre 2023 e agosto 2024. Questi lavoratori, infatti, hanno già ricevuto un anticipo a dicembre che supera l’importo degli arretrati maturati, lasciandoli senza alcun ulteriore accredito. Un dettaglio che non fa altro che incrementare i dubbi e le domande tra i dipendenti pubblici.

In definitiva, il mese di aprile non porterà con sé la tanto attesa soluzione per gli arretrati, ma le attese continueranno a concentrarsi sul cedolino del mese prossimo. Fino ad allora, resta da capire come evolverà la situazione per i dipendenti che si trovano in una posizione di incertezza.

L'autore: Fabrizio Scandaloni

Sono Fabrizio Scandaloni, un giornalista che ha trasformato il gossip in un'arte, con uno sguardo acuto e un'intuizione senza pari nel catturare l'attenzione del pubblico. La mia storia è fatta di retroscena scottanti, esclusive imperdibili e una determinazione implacabile nel portare alla luce la vera essenza del mondo dello spettacolo italiano.
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