Termometro Politico | Ballarò minuto per minuto 29/05/2012 [diretta]

ballarò

Amici della grande politica, benvenuti ad una nuova puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto”!

Il calcio in manette, i politici indagati, la crisi che non si placa. Si può governare un Paese e riformare uno Stato mentre il sistema sembra andare in pezzi?

E’ la domanda sulla quale verterà la puntata di Ballarò in onda, martedì 29 maggio alle 21.05, su Raitre.

[ad]Tra gli ospiti di Giovanni Floris il ministro della Salute Renato Balduzzi, il finanziere Francesco Micheli, il presidente dell’IdV Antonio Di Pietro, Guido Crosetto del PdL, il vicesindaco di Vicenza Alessandra Moretti del PD, la numero due della giunta guidata da Achille Variati.

Seguono la giornalista e conduttrice tv Lucia Annunziata, l’editorialista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli con i suoi consueti dati demoscopici, in collegamento, il sindaco di Genova Marco Doria.
In apertura come sempre la copertina satirica di Maurizio Crozza.

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21.06 Inizia la puntata! Giovanni Floris subito elenca il triste bollettino di vittime e sfollati del terremoto in Emilia.   Ballarò, coerente con la sua vocazione di spiegare come vanno le cose, intervisterà in studio un rappresentante della Croce Rossa e un sismologo. Ci sarà pure Poletti della LegaCoop in collegamento. Successivamente il conduttore mostra dei titoli di giornale concentrati su Calcioscomesse e Guerra dei Corvi in Vaticano. Addirittura parte un cartello, il 13, che cita la frase di Monti sullo stop al calcio in Italia. Successivamente presenta gli ospiti.

21.11 In studio intanto spunta Balduzzi, arrivato in leggero ritardo, mentre ancora si attende l’arrivo del sindaco Doria che completerà una puntata dai molti ospiti. Floris segnala una raccolta fondi per le zone terremotate e poi lancia la pubblicità. Seguirà Crozza.

21.16 Niente Maurizio Crozza, giustamente. Un gesto di rispetto a seguito di una tragedia. Parte un collegamento con Flavia Paone dal luogo del sisma. Poi si vede un piccolo servizio che sostanzialmente spiega che cos’è un terremoto. Il sismologo Alessandro Amato discetta sulle caratteristiche sismiche. I due ospiti straordinari si trovano davanti allo schermo grande, staccati agli altri ospiti. Solo economisti come Sen o grandi ospiti hanno occupato quella postazione nella storia di Ballarò.

21.21 Sembra più un programma di scienza di Tozzi anziché il classico Ballarò. Viene mostrata un’immagine sull’impatto sismico in Italia. Si citano i precedenti evidenziando che, nonostante tutto, non sono facili da leggere considerando le poche informazioni che si sanno sugli effetti.

21.26 La Paone, che è in collegamento esattamente da San Felice sul Panaro, ha accanto addirittura Franco Gabrielli della Protezione Civile e Vasco Errani. Il Presidente della Regione segnala come la scossa di stamattina abbia cambiato radicalmente il quadro di una realtà che conta migliaia di persone.

21.31 I due in collegamento hanno poco tempo. Dunque Floris fa due ultime domande ai due ospiti in collegamento. Renato Balduzzi conferma dallo studio che le richieste del governatore Errani sono le stesse dell’esecutivo. Poi si parla delle differenti modalità per finanziare questi tipi di aiuti.

21.37 Francesco Rocca, commissario della Croce Rossa, segnala l’attività della sua organizzazione in loco. Non mancherà tra l’altro il sostegno psicologico ai terremotati. Antonio Di Pietro non si permette di attaccare Croce Rossa e Governo. Ma invita ad una maggiore prevenzione considerando il sisma di una settimana fa.

21.42 Parte un altro piccolo collegamento da Cavezza. Successivamente ne scatta addirittura un altro da Finale Emilia dove viene intervistato il sindaco. L’impressione è che Ballarò questa sera si sforzi di rieditare le dirette sul posto che hanno contrassegnato tutta la giornata televisiva di oggi.

21.47 Il sindaco del comune segnala che il vero scandalo sta nel fatto che la zona nemmeno era considerata zona sismica. Amato il sismografo gli da ragione: troppo tardiva l’inserimento dell’Emilia nella lista del rischio. Parte poi un servizi con immagini che riprendono proprio il momento delle scosse.

21.52 Interviene Poletti che fa un quadro della conformazione industriale e lavorativa della zona. In ogni caso prima dei capannoni occorre occuparsi delle persone bisognose. Lo scapigliato Sergio Rizzo invece è rimasto colpito dal fatto che non esistessero le carte sismiche della zona. E pensare che la centrale nucleare di Caorso distava a meno di trenta chilometri…

21.56 Lucia Annunziata considera l’evento sismico con un acceleratore politiche di molte dinamiche di carattere nazionale. Sopratutto se rapportate all’attività dell’esecutivo. Basti considerare che in Emilia già chiedono fortemente di non esagerare negli interventi a pioggia.

22.01 Alessandra Moretti dichiara di riconoscersi molto negli amministratori emiliani in questa fase. Parla poi di edilizia scolastica e ringrazia i militanti del Pd che si stanno mobilitando per aiutare quelle aree.

22.06 Francesco Micheli da vecchio manager della cultura segnala come dal punto di vista culturale molte sono state le perdite conseguenti al terremoto. Per adesso la prima parte si è tutta concentrata su questo tema. A quanto pare non sarà l’unico. Ma ora tocca alla pubblicità.

22.12 Si torna in studio. Dopo che il rappresentate della Croce Rossa ricorda i numeri per sostenere le popolazioni colpite, parte un servizio di Poggi su “ciò che è avvenuto in settimana”. Da una descrizione, dall’esterno, del carcere di Regina Coeli, il servizio si snoda sugli scandali legati al calcio, al Vaticano e a Formigoni.

22.16 Bellissima la scena del servizio in cui un pompiere commenta sconsolato con Poggi il discorso di Giorgio Squinzi in un’Auditorium quasi deserto. Della serie: non esiste saggezza al di fuori di quella popolare.

22.21 Lucia Annunziata cita la biografia di Cesare Romiti, dove segnala come gli uomini del capitalismo italiano siano da sempre solo 10. Di Pietro si risenta e cita vecchie vicende giudiziarie legate al presidente della fondazione Italia-Cina.

22.26 Sergio Rizzo mostra una visione pessimistica della situazione politica italiana: la rigenerazione nel nostro paese è stata più volte invocata ma in realtà non si è mai delineata.  A partire da Tangentopoli, che non ha mai portato nonostante tutto ad una reale rigenerazione. Il vizio oscuro del nostro paese.

22.31 Guido Crosetto, chiedendo di parlare a titolo personale in quanto “eretico” sin dallo scorso esecutivo, afferma che accanto alla punizione dei colpevoli occorre dare uno slancio di speranza. Segnalare anche gli aspetti positivi delle cose, oltre che quelle negative. Poi cita l’alluvione di Alba nel 1994.

22.36 Parte poi un servizio di Vicsia Portel sulla complessità dei mercati finanziari. C’è uno scambio di soldi tra privati che non viene registrato e che rende ancor più torbido il sistema economico internazionale. Questo il succo del servizio economico.

22.41 Pagnoncelli mostra i suoi dati: Movimento Cinque Stelle ancora secondo partito col 19.5%. Tutti gli altri bene o male restano stabili. Una prima tranche di dati prima della pubblicità.

22.51 Balduzzi riprende a parlare dell’impegno dell’esecutivo in sostegno al terremoto. Un impegno concreto che vede d’accordo gran parte degli ospiti. Di certo la legislazione, se mai ci sarà, sul tema prenderà più da esempio il caso umbro degli anni ’90 che quello legato alla regione Abruzzo.

22.59 Alessandra Moretti non esclude sostegni diretti da parte del suo ente locale per i terremotati. Guido Crosetto sostiene che occorre dare una vera e propria norma anche a queste situazioni d’emergenza. Pur rigettando gli aiuti a pioggia che non son graditi alla popolazione.

23.07 Lucia Annunziata fa un discorso teso ad evidenziare le particolarità delle differenti realtà sismiche. Dal terremoto nel Friuli a quello dell’Irpinia per arrivare all’Umbria e ai fatti abruzzesi. Rizzo concorda nella visione pessimistica: non solo eventi di questo tipo non sono controllabili, ma anche la “classe politica non sembra in grado di fronteggiare tali fenomeni emergenziali.

23.15 Da Mirandola, dove il Tgla7 si è collegato tutto il giorno, continua la diretta live dalla “zona rossa”. Ovunque emerge un quadro di tristezza e di città fantasma.

In questa enfasi riflessiva Floris fa una breve riflessione sulla peculiarità della puntata e poi parte col suo “alè”.

Anche questa puntata è terminata. Dopo tutto, domani è un altro giorno.