Croazia: Tomislav Karamarko, già in odor di mafia, alla guida del partito che fu di Tudjman

Pubblicato il 1 Giugno 2012 alle 13:24 Autore: EaST Journal

Si chiama Tomislav Karamarko. E’ il nuovo capo dell’Hdz, il partito democristiano croato fondato da Franjo Tudjman, e di lui ci siamo occupati per un’intricata faccenda di politica e mafia. La sua vittoria alle elezioni interne al partito segnano un rafforzamento in senso nazionalistico dell’Hdz. Già si vocifera che punti alla poltrona di presidente della Repubblica e i media locali lo hanno soprannominato “il Putin croato”. Ma Karamarko è molto di più che un politico ambizioso dal pugno di ferro, già capo della polizia di Zagabria, ha lavorato a lungo per i servizi di intelligence e nei governi Sanader e Kosor è stato ministro dell’Interno.
[ad]Quando, nel 2009, l’ex primo ministro Ivo Sanader è stato arrestato, Karamarko è stato indicato come il trait d’union tra la mafia e il palazzo. Secondo Domagoj Margetic, giornalista d’inchiesta autore del libro Bankarska Mafija, Karamarko avrebbe “ispirato” le dimissioni Sanader facendolo minacciare dai clan. Eppure fu proprio Sanader a chiamare Karamarko nel suo governo quando, nel 2003, il Paese era attraversato da una serie di attentati e omicidi eccellenti che si rivelarono essere un attacco della mafia alle istituzioni. Karamarko, chiamato a fronteggiare l’offensiva criminale, è riuscito nel suo compito. Secondo Margetic, alleandosi con i clan. Un colluso dunque? Eppure fu proprio Karamarko a consegnare alla giustizia internazionale Ante Gotovina, eroe nazionale per i croati, criminale di guerra per il Tribunale dell’Aja, guadagnandosi la reputazione di uomo di giustizia. In questa intricata vicenda, tra luci e ombre, verità e suggestioni, occorre procedere con cautela.

 

Andiamo con ordine. L’Hdz, come si sa, è il partito fondato da Franjo Tudjman, primo presidente della Croazia indipendente negli anni Novanta ed uno degli artefici della dissoluzione della ex-Jugoslavia e della conseguente guerra civile. È stato riconosciuto post mortem dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia come principale responsabile delle stragi e deportazioni di civili serbi dalla Croazia nel 1995, avendo ispirato ed organizzato tali operazioni. L’Hdz vinse le prime elezioni multipartitiche croate nel 1990. Tuđman venne eletto a presidente del Paese. Un anno dopo proclamò la dichiarazione d’indipendenza croata. Fu rieletto due volte e rimase al potere fino alla sua morte, nel 1999.  Il partito non perdette mai la sua anima criminale, dopo la guerra mise in piedi un sistema di potere clientelare (detto delle duecento famiglie) utile al mantenimento del potere di Tudjman, attraverso una rete di corruzione e rapporti con la nascente criminalità organizzata. Dopo una breve parentesi socialista (2000-2003) seguita alla morte di Tudjman, il partito è tornato al potere nel 2003 con Ivo Sanader che è rimasto primo ministro fino al 2009 quando ha rassegnato improvvise dimissioni.

Sanader, che poi fuggì in auto verso la Germania, è stato arrestato per associazione a delinquere, corruzione, malversazione. Intanto, dal 2009, il suo posto fu preso da Jadranka Kosor che però è uscita sconfitta dalle elezioni del 2011 consegnando la vittoria ai socialisti. La Kosor, poche settimane fa, è stata destituita dal suo ruolo di leadership all’interno dell’Hdz. Al suo posto è stato scelto Tomislav Karamarko, ed eccoci al punto. Chi è Karamarko?

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