Camera, Berlusconi verso la maggioranza assoluta?

Pubblicato il 28 Settembre 2010 alle 14:21 Autore: Lorenzo Pregliasco

Secondo gli ultimi conteggi di Termometro Politico, Berlusconi potrebbe agguantare l’autosufficienza a Montecitorio, senza finiani.

Le novità delle ultime ore sono il passaggio di altri due deputati provenienti dall’Api, Massimo Calearo e Bruno Cesario, al gruppo misto. Una mossa che potrebbe preludere all’ingresso in maggioranza in vista del voto di fiducia previsto domani a Montecitorio.

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Ma andiamo con ordine. Ai 2 dissidenti dell’Api vanno infatti aggiunti i 5 parlamentari siciliani dell’Udc (Mannino, Romano, Drago, Ruvolo e Pisacane), i 5 di Noi Sud e Pli (Belcastro, Gaglione, Iannaccone, Milo, Sardelli), i 3 liberaldemocratici (Tanoni, Melchiorre, Grassano), i 3 repubblicani e centristi (La Malfa, Nucara, Pionati). Più verosimilmente il piemontese Deodato Scanderebech, iscritto al gruppo dell’Udc ma alleato di Roberto Cota alle regionali e vicino al centrodestra.

In totale, 19 deputati pronti a sostenere Berlusconi nel voto di domani.

[ad]Il «soccorso azzurro» porterebbe così il centrodestra, che può contare sui 295 seggi di Pdl e Lega, a quota 314. Appena un voto in meno della maggioranza assoluta, da fissare a 315 perché il presidente della Camera non vota, e il totale dei deputati è pari a 629.

In questo quadro basterebbe che un deputato, per esempio dall’Mpa, dall’Udc, o dal gruppo misto (come l’ex Idv Porfidia), sostenesse il governo per rendere Berlusconi e la sua maggioranza autosufficienti anche senza finiani. I quali, peraltro, non sembrano intenzionati a votare contro il documento del premier.

A proposito di finiani, peraltro, bisogna ricordare che ieri quattro esponenti di Futuro e libertà si sono dissociati dalle parole del capogruppo Bocchino. Si tratta di due senatori (Baldassarri e Viespoli) e due deputati (Menia e Moffa). Chissà che la mano tesa a Berlusconi non possa arrivare proprio da dove meno ce la si aspetta.