Continua in questa settimana il trend discendente dei due maggiori partiti e le distanze tra il PDL e il Movimento 5 Stelle si riducono ulteriormente. Tuttavia la coalizione di Vasto continuerebbe a vincere a mani basse le elezioni.
Nel centrodestra, il PdL perde quasi un punto percentuale rispetto alla settimana scorsa, mentre la Lega e La Destra hanno cali più limitati, rispettivamente di due ed un decimo di punto. In termini di seggi, la perdita netta sarebbe – rispetto a sette giorni fa – di sei seggi alla Camera (quattro dei quali del Pdl) e quattro – tutti del PdL – in Senato.
Il Terzo Polo ha perdite molto contenute, nell’ordine di decimi di punto e concentrati soprattutto nella categoria “altri”, ma questo è perché sono ormai settimane che si è decretato il fallimento politico dell’operazione terzopolista, per stessa ammissione del leader Udc. In termini di seggi, gli alleati minori perdono due seggi alla Camera ed uno in Senato, compensati dai tre seggi senatoriali guadagnati dall’Udc (in virtù della legge elettorale).
Il centrosinistra come detto vincerebbe a mani basse: potendo contare solo sul 41,3% dei consensi, avrebbe ben 180 seggi in Senato. Per quanto riguarda le singole forze in campo, il Pd perde due decimi di punto, ma compensati dai quattro recuperati complessivamente da Idv e Sel. Gli alleati minori del centrosinistra perdono però altri sei decimi di punto. In termini di seggi, alla Camera il Pd ne guadagna 7, altrettanti Idv e Sel, il tutto a discapito naturalmente degli alleati minori; in Senato, la distribuzione dei seggi alla coalizione rimane sostanzialmente immutata, con un solo seggio in più per Sel a svantaggio dei “piccoli” della coalizione.
Il MoVimento cresce ancora nei sondaggi, sfruttando l’onda lunga delle amministrative: cresce di 1,4 punti (la migliore performance della settimana), e guadagna otto seggi a Montecitorio e due a Palazzo Madama.