Recensione de “A volte ritorno” di John Niven
[ad]Anche Gesù ci appare diverso: un trentenne sfaccendato, che adora la marijuana (anche se quella terrestre non è paragonabile a quella del Paradiso), che ama suonare e che cerca di salvare coloro che, anche in quest’epoca, appaiono essere gli ultimi.
Il messaggio dell’autore è chiaro: non dobbiamo prendere troppo sul serio la religione. Essa è necessaria e ci dà conforto in momenti bui, ma Dio è Dio di tutti, senza alcuna distinzione tra cristiani,musulmani, induisti, ebrei e compagnia bella.
In questi tempi, poi, vedere scritto “i terrestri non hanno capito nulla: Dio adora i froci per questo se ne circonda”, e tra i suoi collaboratori parecchi sono omosessuali, è un bel segnale contro l’omofobia che sta prendendo sempre più piede.
Pensiamoci, e se davvero tutto quello che ci viene richiesto in questa vita è solo quello di “Fare i bravi”?