AGCom, anche in televisione Grillo vicino al sorpasso sul Pdl

Pubblicato il 19 Giugno 2012 alle 14:42 Autore: Matteo Patané

[ad]Il centrodestra ottiene il 26% del tempo complessivo, più alto del valore di aprile ma nettamente inferiore a quello dei primi tre mesi dell’anno: la sconfitta elettorale sicuramente si fa sentire in un simile, pessimo, risultato televisivo.
Il centrosinistra, dal canto suo, non arriva al 32%. Sicuramente un valore nettamente più alto di quello di aprile, ma inferiore a quello dei primi tre mesi dell’anno. Dopo la sproporzione tra tempo istituzionale e politico, la seconda anomalia di questo mese di maggio si rileva proprio nel tempo dedicato alle formazioni progressiste. Il centrosinistra, in termini di consenso e di amministrazioni conquistate, è sicuramente l’area politica vincitrice delle elezioni 2012. Questa vittoria, tuttavia, non si è riflessa in una maggiore presenza televisiva, schiacciata tra un centrodestra presente ben oltre i suoi risultati, e l’arrembante crescita del MoVimento 5 Stelle, trattato da tutti i media come il vero fenomeno elettorale e oggetto quindi di un tempo televisivo anch’esso sproporzionato rispetto al valore assoluto dei risultati elettorali.

A livello di singolo telegiornale, si nota come la Lega Nord sia rimasta un tema di primo piano soprattutto su Studio Aperto e TGLa7. Il centrodestra berlusconiano ha i maggiori tempi su RepTV24 e RaiNews24; considerando l’orientamento dominante di queste testate, si nota il tentativo sulle reti Mediaset di dare poca visibilità ai partiti sconfitti alle elezioni amministrative. Il centro trova maggiore spazio su TG2 e TG1, mentre il centrosinistra ha avuto le sue migliori prestazioni su RaiNews e TG1. Infine, il MoVimento 5 Stelle ha ottenuto i risultati maggiori su Studio Aperto e RepTV30, dove ha superato il 25% del tempo politico.

Dati AGCom 2012

Scendendo nel dettaglio dei singoli partiti spiccano in primo luogo i risultati delle due formazioni principali: 13,80% al PdL e 11,13% al PD. Se per il primo si tratta del peggior risultato dell’anno ed è inserito all’interno di un trend discendente, per il secondo il valore è appena al di sopra della media dei primi cinque mesi dell’anno. La Lega appare in normalizzazione dopo l’exploit del mese scorso, mentre IdV e SEL ottengono risultati piuttosto buoni se inseriti nel loro storico annuale ma di scarso rilievo in termini assoluti.
Come già evidenziato da altre analisi, infine, spicca la voce dedicata agli altri partiti, ovvero al MoVimento 5 Stelle, che superando la Lega diventa terza voce politica dopo PdL e PD e quinta voce totale dei telegiornali italiani.

L’impressione che si ricava dai dati è quella di un mese normale: l’impatto elettorale si evince soltanto dal prepotente ingresso di Grillo nelle tabelle – sia pure non in maniera esplicita – e non, come sarebbe stato più logico attendersi, da un predominio della formazione che ha vinto le elezioni.
Parlare di un tentativo di marginalizzazione del centrosinistra a livello televisivo è forse esagerato, ma di fatto i numeri evidenziano come queste amministrative 2012 siano state di volta in volta evidenziate o messe in sordina con l’effetto – voluto o meno – di mettere in ombra il risultato ottenuto dall’ala progressista dello scacchiere politico.
Nei prossimi mesi le tanto attese primarie del centrosinistra in vista delle politiche – e lo strascico di discussioni che queste si porteranno dietro – permetteranno di comprendere se a livello mediatico vi sia veramente un tentativo di relegare i progressisti in secondo piano oppure se quanto avvenuto nel mese di maggio resterà un caso isolato.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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