Kazakhstan, la sentenza su Zhanaozen. Tra repressione e assoluzione
[ad]Il rischio di emulazione dei fatti di Zhanaozen e’ infatti alto, come dimostrato dallo sciopero di 300 minatori nella citta’ di Zhezkazgan, che a maggio hanno incrociato le braccia per chiedere salari piu’ alti. In questo caso le controversie sono stare risolte in via amichevole con una serie di compromessi, compresa un’ inchiesta interna alla compagnia mineraria che ha fatto ricadere la colpa dello sciopero su pochi lavoratori spalleggiati da attivisti politici.
E negli stessi giorni in cui ad Aktau la sentenza veniva pronunciata il Kazakistan si trovava di fronte ad un altro grave episodio: in una cittadina lungo la frontiera cinese sono stati rinvenuti i corpi di 15 persone (di cui 14 guardie di confine). Le autorita’ hanno dichiarato trattarsi di un atto terroristico, ma il fatto che il confine kazako-cinese non abbia mai registrato problemi di sorta rende il fatto difficilmente spiegabile, diventando un nuovo grattacapo da risolvere per il governo kazako.
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di Pietro Acquistapace