Città invisibili: Mosca isolata nella sua paura
[ad]Nello straniero non c’è fiducia, ai turisti si offrono matriosche; lascino i soldi e se ne vadano il prima possibile. Difficile anche solo orientarsi nella metropolitana se non si conosce il cirillico. Difficile anche comprare un biglietto del treno senza pagarlo sei volte di più se non si sa il russo. Gli occidentali sono ancora, in Russia, nemici. I russi e i popoli dell’est sono ancora, in occidente, nemici (Quasi non ci accorgevamo di parlare tedesco. Ci sembrava di parlare la lingua universale, quella antecedente alla Torre di Babele. Senza grammatica e senza sintassi, rinunciavamo a ordinare il mondo nel fragoroso e stridente universo moscovita, rutilante di rabbia, povertà, ricchezza, disperazione, rassegnazione. Solo nel caos primordiale si possono incontrare e fondere, per un momento, e per sempre, le differenze più inconciliabili).
di Christian Eccher