La Mitteleuropa fantastica e tragica delle botteghe di Schulz
[ad]Bruno Schulz non ha lasciato molti scritti: due raccolte di racconti, qualche saggio, articoli e disegni o schizzi. Più un romanzo intitolato «Il Messia», andato perso durante la guerra. Nessuno ne conosce la trama ma, a tal proposito, qualche indizio arriva da Grossman: «una volta incontrai un uomo al quale Schulz aveva mostrato l’incipit. Parlava dell’alba che si levava su una città. Della luce che si faceva sempre più forte. Delle torri e guglie. L’uomo non vide altro.»
«Le botteghe color cannella» è stato ripubblicato recentemente da Einaudi nella collana Letture. La copertina è di un marroncino tenue che forse si chiama cannella (in effetti – ma non sono un esperto di colori – potrebbe ricordarla.) Sul tema del ricordo, un testo e un autore essenziale per avvicinarsi alla Mitteleuropa della prima metà del novecento e il proprio universo di variegate e strabilianti influenze, inarrestabile fantasia e tragici destini.
di Gabriele Merlini