Mario Monti e la concessione di Angela Merkel

Pubblicato il 27 Giugno 2012 alle 12:47 Autore: Carlandrea Poli

Incredibilmente qualche spiraglio si sta aprendo. La cancelliera di ferro ha concesso una prima apertura all’utilizzo del fondo Salva stati per stabilizzare lo spread dei paesi più virtuosi. È un primo ammorbidimento e forse sarà anche l’ultimo, reso possibile con un ruolo di mediazione italiana svolto dal premier Mario Monti e frutto di una strategia di isolamento dell’ideologia del fiscal compact architetta da Hollande. 

[ad]Con gli occhi di un osservatore italiano, anche questo dovrebbe suonare molto contraddittorio. Mario Monti in Italia subisce a cadenza bisettimanale le fibrillazioni del Pdl e rumors sempre più insistenti sulla fine della legislatura anticipata. Sui mercati non è messo molto meglio e la stampa anglosassone, particolarmente sensibile al loro sentiment, ha propagato la sfiducia che regna sulle capacità riformatrici del governo tecnico. Nonostante ciò nelle cancellerie europee il governo italiano è tornato ad avere credibilità con le sue politiche impopolari, ma estremamente rigorose sulla gestione della finanza pubblica. E con i crediti guadagnati nei primi cento giorni riesce ora ad essere determinante per gli equilibri comunitari.

 

L'autore: Carlandrea Poli

Nato a Prato il 27/06/1987 giornalista pubblicista, ha cominciato a collaborare con alcune testate locali della sua città per poi approdare al Tirreno. Appassionato delle molte sfaccettature della politica, ha una predilezione per la comunicazione, l'economia e il diritto. Adora il neomonetarismo, l'antiautoritarismo della scuola di Francoforte e prova a intonare nel tempo libero con scarso successo le canzoni di Elisa Toffoli. Su Twitter è @CarlandreaAdam
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