Analisi Sondaggio Ipsos 26/06/12

Pubblicato il 27 Giugno 2012 alle 18:40 Autore: Giuseppe Martelli

Analisi Sondaggio Ipsos 26/06/12

 

Il Sondaggio Ipsos di questa settimana non riguarda direttamente le stime di voto ma è comunque molto interessante.  La prima tabella riporta le variazioni percentuali dei partiti maggiori da Settembre a Giugno e i numeri sono eloquenti.

Il centro-destra è l’area che registra un drammatico arretramento nei consensi.

Liste Sett 11 Giu 12
Pd 26,7 25,7
MS5 3,7 20,6
Pdl 26,3 17,3
Udc 6,6 6,7
Lega Nord 10,6 4,2
Idv 8,8 7
Area non voto 42,4 38,8

Il centro-sinistra anche arretra rispetto a Settembre ma molto meno. Tuttavia come scriviamo da tempo il dato negativo per il Pd risulta dalla comparazione tra l’appeal del partito di Bersani all’indomani delle dimissioni di Berlusconi e oggi. I Democratici hanno perso qualche punto percentuale da Dicembre ad oggi allontanandosi dal 30% stimato qualche mese fa.

[ad]Infine il vero elemento dirompente ossia il M5S che potrebbe ottenere moltissimi seggi alla Camera.

La seconda parte dell’indagine di Ipsos riguarda proprio la ripartizione dei seggi alla Camera se si confermassero le stime di oggi.

Anche in questo caso i numeri sono chiari e non necessitano di troppi commenti, a parte notare che il M5S raggiungerebbe una quantità di seggi simile all’intero centro-destra italiano inteso come Pdl- Lega Nord-La Destra.

Partiti Seggi
Pd 226
Idv 63
Sel 51
MS5 101
Udc 49
Fli 19
Pdl 80
Lega Nord 20
La Destra 9

Inoltre, questi numeri pongono seri problemi, per i partiti tradizionali,rispetto alla composizione delle commissioni parlamentari (e di alcune in particolare come la commissione di vigilanza Rai da sempre luogo di scambi e trattative).

Finiamo con una precisazione. Nella ricerca Ipsos non è riportata la distribuzione dei seggi al Senato, e d’altronde non è semplice sondare e prevedere la distribuzione dei seggi di 17 regioni, ognuna con un premio di maggioranza: le difficoltà in termini di studio sono considerevoli. Il Termometro Politico lo fece in collaborazione con La Stampa qualche mese fa.

E’ però il Senato che risulterà determinante, e su questo ramo del Parlamento dovrebbero concentrarsi le indagini demoscopiche, magari concentrando l’analisi sulle regioni chiave e quindi in bilico. Ed è su questo che Termometro Politico si sta attrezzando, per fornire in maniera costante anche questi dati nei prossimi mesi.

Infine, molto dipenderà anche dalla campagna elettorale, che spazzerà via il clima di sobrietà imposto dai professori per lasciare spazio alle proposte più disparate e fantasiose.