Chi finanzia gli anti-nuclearisti in Lituania? Gazprom, naturalmente
Ci sarebbero rilevanti interessi, sul piano politico e strategico, secondo il ministro degli esteri lituano Audronius Ažubalis dietro ai finanziamenti ad associazioni ambientaliste nei baltici per campagne di denuncia del progetto nucleare lituano di Visaginas.
Per Ažubalis queste associazioni sarebbero finanziate con lo scopo di aumentare la pressione dell’opinione pubblica baltica contraria al progetto della centrale nucleare di Visaginas in Lituania, pressioni esercitate soprattutto in Lituania e in Lettonia.
[ad]Alcune associazioni ambientaliste lituane e lettoni hanno infatti denunciato che i dettagli relativi al progetto di costruzione della centrale non saranno divulgati pubblicamente, mantenendo così un segreto inaccettabile nei confronti della tutela della salute dei cittadini baltici.
Notizia peraltro confermata proprio dal rappresentante del “Visagino atomine elektrine” Sigitas Baltuška al giornale “Verslo Žinios”: Baltuška sottolinea che il divieto di divulgazione pubblica dei dettagli specifici del progetto è in linea con la legge lituana, che prevede la riservatezza di informazioni su tali questioni, per difendere gli interessi del paese e della sua politica energetica.
Dietro alle pressioni secondo il ministro degli esteri lituano ci sarebbero interessi russi e di Gazprom. Il Cremlino infatti giudica con molta contrarietà il tentativo dei paesi baltici di dotarsi di una centrale nucleare che possa renderli maggiormente liberi dalla dipendenza energetica russa.
Ma Ažubalis ha anche sottolineato che nella sua recente visita diplomatica a Riga, ha riscontrato pareri positivi e concordi delle elite politiche lettoni riguardo al progetto della centrale nucleare lituana.
In realtà stamattina il premier lettone Dombrovskis, in un’intervista a Latvijas Radio ha espresso dei dubbi sulla centrale di Visaginas, sostenendo che se il progetto lituano non darà garanzie sufficienti in termini di benefici economici e non terrà in considerazioni gli interessi lettoni, la Lettonia potrebbe anche decidere di non parteciparvi.
Il progetto della centrale di Visaginas, che dovrebbe sostituire la centrale dismessa di Ignalina, prevede una compartecipazione di Lituania, Estonia e Lettonia, oltre all’azienda che costruirà la centrale, l’Hitachi. Resta aperta la possibilità che anche la Polonia aderisca.
Il parlamento lituano ha approvato la scorsa settimana il progetto di legge presentato dal governo lituano per la costruzione della centrale a Visaginas, dando il via libera all’accordo da stringere con la Hitachi, l’azienda giapponese individuata come il partner tecnologico per il progetto nucleare lituano.
di Paolo Pantaleo