Primarie per l’Ump e il ritorno ad una destra generosa, nella quale la Francia sappia riconoscersi. Nella nascente contesa per la presidenza del partito gollista interviene Rachida Dati, eurodeputata, sindaco di un arrondissement di Parigi ma soprattutto ex ministro della Giustizia con Sarkozy presidente e Fillon premier.
Un curriculum di esperienze, che le fanno fare ancora bella figura fra i militanti di un movimento ancora legato in gran parte agli ultimi 5 anni di guida dell’Eliseo. Così, ha preso carta e penna indicando attraverso una lettera pubblicata stamane su Le Monde la sua via per la rinascita della destra e la riconquista della Francia.
[ad]Che passerebbero necessariamente dal fare tesoro della vittoria di Hollande, montata anche sull’entusiasmo creato dalle primarie del Partito Socialista. L’Ump dovrebbe fare altrettanto è il messaggio che recapita ai tanti, troppi aspiranti candidati alla leadership del partito che così facendo pensano di gettare fin da ora il loro guanto di sfida nel 2017 per le presidenziali.
Una condanna esplicita dei baroni poco propensi ad avere l’umiltà di trasformarsi ed estremamente attenti a nascondersi in campagna elettorale per evitare nuove sconfitte. Dati non usa inglesismi nella sua lettera, ma suona come un giudizio di “unfit” per la vecchia guardia. “Non sono idonei a guidare il nostro domani”.
Affonda con ancora più forza e definisce una “casta” quella che si sta dando battaglia, tra l’altro facendo un golpe ai valori intimamente connaturati ad una destra repubblicana: il lavoro e il merito.“La sinistra ha vinto quando ha deciso di mettere da parte i suoi elefanti per dare voce alla gente, da noi invece l’elefante vorrebbe mettere alla porta la gente”.
Più un richiamo all’attualità che alla realtà: “Siamo nel 2012. Bisogna accettarlo”.