Chi premierebbe una legislatura costituente?
[ad]I colloqui col presidente Napolitano avuti in questa settimana hanno permesso, almeno, a Marcello Pera – intelligenza lasciata fra le riserve nel Pdl – di riportare l’espressione ad un significato vicino a quello etimologico. Vogliamo la legislatura costituente? Stupendo. Si convochi un’Assemblea costituente per riscrivere da cima a fondo la Costituzione.
Questa proposta ha anche il placet del capo, di Berlusconi ben contento di potersi inserire negli ultimi giorni utili della sua epopea politica per lasciare una traccia di cambiamento permanente nel funzionamento della democrazia. Il Pd non si è messo di traverso. Riferisce Claudio Tito su “La Repubblica” la collaborazione del senatore democratico Bressa ad un’ipotesi di iter.
Le clausole del patto proposto da Pera sarebbero digeribili: Napolitano prorogato di un anno e una composizione della Costituente sulla falsariga di quella del 1946, non facendosi mancare neppure la commissione speciale dei 75 per rendere più agevole il lavoro in mano a dei saggi.
In proposito non si può far finta di non vedere almeno tre ordini di problemi sull’auspicio di una Costituente nel 2012 o nel 2013: ci sono i saggi a cui affidare la ristesura dei principi fondamentali? A chi converrebbe rimettere mano al principio lavoristico o all’eguaglianza sostanziale o alla funzione sociale della proprietà privata? Fra i saggi bisognerà tener conto dell’onda dell’antipolitica?
Meglio sottrarsi al gioco canzonatorio di accostare i reduci del patto di Lorenzago a dei padri della patria o a dei padri costituenti. Piuttosto bisogna rispondere alla seconda domanda. Dai primi 12 articoli ai principi economici depennare alcuni riconoscimenti sociali per introdurne alcuni di scuola liberal-liberista farebbe sicuramente contento il Pdl e il centrodestra in generale. Potrebbe riscaldare i cuori anche di un’ala liberal-riformista del Partito Democratico, ma sarebbe davvero un buon affare per il “simpatico socialdemocratico” Pierluigi Bersani?
A sparigliare potrebbe essere l’arrivo in una Costituente, necessariamente elettiva, di una nutrita pattuglia del Movimento 5 Stelle. Dopo tanta delegittimazione si potrebbe immaginare dai grillini una corrispondenza positiva con quei partiti, che hanno contribuito a delegittimare? Nel caso, sarebbe più una missione impossibile tentare di trovare l’incastro.