La Bce taglia i tassi, ma gli spread riprendono a correre

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La Bce taglia i tassi, ma gli spread riprendono a correre

 

Aiutare l’eurozona e veder aumentare gli spread. È quanto è successo oggi a Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, che ancora una volta da quando si è insediato all’Eurotower ha abbassato il costo del denaro (i tassi d’interesse) di un quarto di punto, portandoli a 0,75%.

[ad]La decisione non è stata però festeggiata dai mercati, gli spread btp-bund e bonos-bund sono volati di alcune decine di punti base, e le borse hanno registrato perdite importanti (quella di Milano ha chiuso la giornata con un sonoro meno 2,03%, dopo aver toccato un ben più preoccupante meno 3,55%). In particolare, i bancari sono quelli che hanno sofferto di più, con Unicredit, Mps, Popolare di Milano, Ubi e Mediobanca sospesi per eccesso di ribasso.

La mossa del Governatore è stata infatti valutata come un forte segno di preoccupazione per le sorti dell’economia europea: che la Banca Centrale prendesse la decisione di abbassare i tassi d’interesse era infatti previsto (era già avvenuto in concomitanza con decisioni governative d’interesse europeo), mentre non previste erano le parole non confortanti sull’andamento dell’economia, di cui invece ha denunciato le difficoltà a crescere, dovute in gran parte alla disoccupazione crescente in buona parte dell’eurozona.

Il governatore ha inoltre parlato delle decisioni prese durante il Consiglio d’Europa della scorsa settimana, apprezzandole ed assicurando che la Bce svolgerà con rigore ed accuratezza il compito che gli Stati europei decideranno di affidarle.