Il Ritorno di Berlusconi

Pubblicato il 4 Luglio 2012 alle 21:10 Autore: Giuseppe Martelli

In questo articolo riportiamo un breve commento rispetto ad una rilevazione demoscopia realizzata dal nostro TermometroPolitico.

Il sondaggio riguarda il potenziale elettorale di Silvio Berlusconi oggi. E’ infatti noto a molti che la stampa e gli addetti ai lavori discutono sulla reale possibilità di una ricandidatura di Berlusconi nel 2013. I motivi di questa ennesima discesa in campo del Cavaliere potrebbero essere molti: la crisi del Pdl, l’inconsistenza del nuovo segretario Alfano, ecc. ecc.

Tuttavia i numeri danno indicazioni molto chiare.

sondaggio berlusconi

L’appeal elettorale dell’ ex premier appare in seria difficoltà considerato che quasi 3/4 dell’elettorato si dichiara indisposto a votare Berlusconi “a prescindere”.

Una percentuale così elevata nasconde una complessità difficile da leggere. In quel 72% ci sono gli anti-berlusconiani e gli elettori delusi ed è quindi difficile esplorare il dato in maniera completa.

In ogni caso la tendenza appare chiara; Berlusconi sembra aver perso la sua capacità di mobilitazione e probabilmente questa incapacità, in questa fase,  è nota all’ ex premier.

Particolare anche il dato rispetto alle donne di centro-destra che probabilmente non hanno molto apprezzato il “complicato” rapporto tra Berlusconi e le donne.

sondaggio berlusconi

Sì può quindi concludere che Berlusconi non guiderà il centro-destra nella prossima crociata elettorale? La risposta non è scontata. Berlusconi è, per definizione, l’uomo dei colpi di scena dal discorso del ’94 alla nascita del Pdl in piazza a Milano. Nel 2006, ad esempio, il recupero del centro-destra nei sondaggi nacque dall’assemblea degli industriali a Vicenza dove Berlusconi, acciaccato suonò la carica e portò la sua coalizione ad un passo dalla vittoria.

Di conseguenza non possiamo prevedere il futuro di Berlusconi e del centro-destra. E parte del problema risiede proprio in questa identità tra il Cavaliere e il centro-destra. Il caso della Lega dimostra come un partito fortissimamente personale può, con le giuste manovre, sopravvivere alla fine di Bossi; Il Pdl  non può mettere da parte Berlusconi poiché Berlusconi non è il leader del centro-destra ma ne è l’esclusivo proprietario. Senza Berlusconi il centro-destra italiano non ha le risorse per evitare la frammentazione e condannarsi all’opposizione per moltissimi anni. Berlusconi appare, come abbiamo già detto in altri articoli, il problema e l’unica soluzione del centro-destra.