Romania, il tramonto di Băsescu. Un colpo di stato istituzionale

Pubblicato il 14 Luglio 2012 alle 18:46 Autore: EaST Journal
Băsescu

[ad]A suon di decreti esecutivi – senza quindi passare per l’approvazione parlamentare – il governo Ponta ha poi cambiato diverse regole nella legge sull’impeachment, esautorando la Corte Costituzionale (il cui parere sulla mozione di sospensione non è ora più vincolante) e cambiando la regola referendaria – che ora richiede una maggioranza meno estesa per l’approvazione della sospensione del presidente. L’ultima mossa è stata la sostituzione del presidente del Senato con Crin Antonescu: votato l’impeachment dal Parlamento, Antonescu è divenuto a rigor di Costituzione il presidente ad interim del paese e – se il referendum dovesse ratificare la sospensione – avrà a disposizione un mandato pieno di cinque anni.

Le modalità di “guerra istituzionale” impiegate dal governo Ponta destano molta preoccupazione a livello internazionale, tanto da spingere alcuni a parlare di un colpo di stato istituzionale e a paragonare il cammino della Romania al regresso autoritario dell’Ungheria del governo Orbán. Il segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjørn Jagland ha richiesto formalmente che la Commissione di Venezia per la Democrazia attraverso il Diritto esprima un parere sul fatto che le recenti azioni del governo Ponta rappresentino o meno una violazione degli standard democratici dell’UE. Se è vero che la Romania chiedeva a gran voce un cambiamento, e che sarà il popolo a sancire o meno la sospensione di Băsescu attraverso il referendum, rimane quantomeno dubbio quanto Ponta e Antonescu possano rappresentare un cambiamento verso una democrazia più sana e un maggiore rispetto dell’indipendenza delle istituzioni.

Da EastJournal

di Damiano Benzoni

L'autore: EaST Journal

East Journal è un progetto di giornalismo partecipativo che nasce dal basso, fatto da giovani e senza fini di lucro. East Journal è una testata registrata presso il Tribunale di Torino, n° 4351/11, del 27 giugno 2011. I contenuti sono condivisi con Termometro Politico grazie alla partnership nata da marzo 2012 tra le due testate giornalistiche. Il nostro obiettivo è quello di raccontare la “nuova” Europa, quella dell’est, che rappresenta il cuore antico del vecchio continente. La cultura e la storia ci insegnano la comune appartenenza. L’europeismo critico è dunque una nostra vocazione. Tra i nostri temi più cari figurano poi la tutela delle minoranze, l’analisi dell’estremismo di destra, la geopolitica energetica, il monitoraggio del crimine organizzato transnazionale.
Tutti gli articoli di EaST Journal →