Il premier slovacco Robert Fico ha dichiarato che il suo paese non intende più versare un euro nelle casse europee al fine di aiutare le economie in crisi, se prima i paesi meno virtuosi non metteranno ordine nelle loro finanze. Il riferimento, nemmeno velato, è alla Grecia e al Portogallo, paesi che possono permettersi standard di vita superiori rispetto alla Slovacchia pur avendo l’economia allo sfascio. Fico ha aggiunto che per lui è difficile spiegare agli slovacchi perché dovrebbero pagare per paesi che hanno stipendi e pensioni più alte. La pazienza degli slovacchi, avverte Fico, ha un limite. Questa dichiarazione “alla tedesca” viene a margine di un viaggio in Germania. Sarà stata l’aria.
I soldi “all’Europa” vengono infatti destinati al fondo di emergenza salvastati, l’European Financial Stability Facility (EFSF). La parte che tocca alla Slovacchia è di 7,7 miliardi di euro. Non è una cifra da poco per un paese che conta 5,4 milioni di abitanti. Certo sarebbe meno gravosa se Bratislava sapesse utilizzare i fondi che le sono destinati per rilanciare l’economia. Insomma, la Slovacchia si morde la coda: non sa accedere ai fondi europei e non vuole finanziare un fondo europeo salvastati. Ma la colpa, questa volta, non sembra imputabile alla matrigna Europa.
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foto: La Presse – Scene da un matrimonio
di Kaspar Hauser