Casini duro sui matrimoni gay. Alleanze a rischio?

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Un’idea incivile, un atto contro natura, simbolo di una società che si abbrutisce, che regredisce invece di progredire. Questa è l’opinione espressa dal leader dei moderati, Pier Ferdinando Casini sul matrimonio gay e sull’adozione di bambini da parte di coppie gay.

[ad]Da una settimana, dalla concitata Assemblea Nazionale del Pd, il tema è all’ordine del giorno, e su di esso erano intervenuti esponenti di quasi tutti gli schieramenti. Oggi è stato il turno dell’ex-Presidente della Camera, intervenuto al Consiglio Nazionale del suo partito. Ed il commento è stato tutto fuorché moderato: la Bindi avrà forse avuto ragione ad ammonire i suoi contestatori, affermando che “rimpiangeranno” le unioni civili, se porteranno avanti istanze “massimaliste”? Non lo sappiamo ancora, ed anzi, molti rispondendo ai nostri due sondaggi si sono detti favorevoli sia alle unioni civili che ai matrimoni, tanto da far pensare che le resistenze siano più che altro ai piani alti della politica, e meno, molto meno, nella società.

Per Casini però, così, si pone il problema delle alleanze: a quanto pare di capire, la sua posizione non sarebbe molto difforme da quella del documento votato a larga maggioranza nell’Assemblea Pd, magari solo rivisto in forme più restrittive, in quanto lo stesso afferma che “stabilire garanzie giuridiche per una coppia di conviventi anche dello stesso sesso è un fatto di civiltà”. Ma nel partito di Bersani il pronunciamento così duro nei confronti del matrimonio difficilmente passerà sotto gamba: se la Concia le ha bollate come “scempiaggini da ultraconservatore”, il vicepresidente del Partito Scalfarotto ha detto chiaro e tondo che le sue dichiarazioni lo pongono “fuori dal novero delle democrazie occidentali”. Già Bersani dovrà con fatica riappacificare un partito che nella base si è visibilmente infastidito per la gestione dell’Assemblea, ora dovrà anche ammorbidire il dissenso verso il wishful allied centrista.

Di sicuro invece avrà pochi problemi di fronte alle reazioni di Idv e Sel, che durante la stessa riunione dell’UdC ha bocciato come possibili alleate. Per l’IdV ha parlato Franco Grillini, ironizzando sulla diversità d’opinione del centrista rispetto a personaggi come Obama, Hollande e Cameron. Ci va giù più pesantemente Ferrero, della Federazione della Sinistra: “è Casini ad essere uno scherzo della natura”.