Quell’ennesima ricandidatura, insita nel berlusconismo d’assalto.
[ad]-Infine l’aspetto forse più dirimente: se la genialità di Napolitano consiste anche nell’aver fatto capire a Berlusconi, pur non essendoci un cavillo formale, che non era il caso la sua permanenza a Palazzo Chigi è anche vero che la candidatura perenne di Berlusconi alle elezioni politiche, dal 1994 ad oggi, è qualcosa di assolutamente insito nel berlusconismo d’assalto. La sua discesa in campo non può che essere legata alla costante prova elettorale in grado di assegnargli la premiership. E qualsiasi retroscena o dietrologia politicante su ipotetici esecutivi di salvezza nazionale con “Silvio Ministro” non reggono alla prova dei fatti.
In questa luce la notizia non sta tanto nell’ennesima candidatura di Berlusconi. Me nell’aver smentito, com’era prevedibile, il suo lento addio dalla scena.