La precarietà in Italia, il default vicino in Grecia. Rassegna stampa del 23 luglio
Oggi i principali quotidiani italiani aprono con la crisi economica, la Grecia a un passo dall’uscita dall’Euro, i tagli, la precarietà e gli stipendi fermi da dieci anni in Italia. Secondo una notizia pubblicata dal settimanale tedesco Der Spiegel il Fondo Monetario Internazionale sarebbe intenzionato a bloccare gli aiuti alla Grecia con un probabile default del Paese a settembre. Atene non ce la farebbe infatti a ridurre il debito al 120% del Pil entro il 2020 e mantenere i propri impegni sulle riforme. Questo vorrebbe dire per i Paesi dell’Eurozona un ulteriore esborso in aiuti di 10-50 miliardi.
[ad]Il decreto del Governo che programma la stagione dei tagli ha l’obiettivo di rendere più omogenee le uscite per il funzionamento degli enti locali, togliendo risorse a chi si scosta dai valori medi. Dieci grandi città, oltre i 50 mila abitanti si trovano sulla soglia del fallimento: Napoli e Palermo guidano la classifica della maglia nera, Reggio Calabria non è una novità, Novara ha un debito di 100 milioni. Boom di richieste di commissariamenti: da 1-2 casi all’anno si è passati a circa 25, comprese anche amministrazioni del Centro-Nord dove questo tipo di fenomeno fino a ieri era sconosciuto.
Crisi economica in Italia. Secondo un’indagine di Ministero del Lavoro e Unioncamere, nel terzo trimestre del 2012 i contratti per un posto fisso sono stati solo il 19,8%. Nello stesso periodo del 2011 rappresentavano il 28,3%. Bankitalia: stipendi fermi da 10 anni.
“Precari otto assunti su dieci” titola il Corriere della Sera.
La Stampa apre con“Dieci città a rischio fallimento”.
La Repubblica titola: “Euro, la Grecia quasi fuori”.
Il Sole 24 Ore titola : “Comuni, ecco le spese da tagliare”.
Il Messaggero titola: “Stipendi fermi da dieci anni”.
Il Giornale attacca: “Ora Monti si sente De Gasperi”.
L’Unità commenta: “Il posto fisso non c’è più: due su dieci sono precari”.
Il Mattino titola: “Addio al posto fisso, stipendi fermi”.