Elezioni regionali 2018: data, ultimi sondaggi, candidati e dove si vota
Elezioni regionali 2018: data, ultimi sondaggi, candidati e dove si vota.
Ultimi sondaggi regionali e dove si vota nel 2018
Si avvicina la data delle elezioni regionali 2018. In questa pagina speciale, Termometro Politico comunicherà tutti gli aggiornamenti, le informazioni utili, le notizie principali e le ultime novità a riguardo. In particolar modo sulla data, su quello che dicono gli ultimi sondaggi, sui candidati e le liste e su dove si vota. Una campagna elettorale appassionante che entrerà sempre più nel vivo nei prossimi due mesi. Ecco lo Speciale TP arricchito con approfondimenti, guide e contenuti esclusivi prodotti dalla redazione.
Elezioni Regionali 2018: risultati in Molise, attesa in Friuli, news 6-26/4
C’è attesa per le elezioni regionali in Friuli, ma c’è chi teme che quanto accada a Roma con gli incontri-scontri tra Lega e M5S possa avere ripercussioni. Per Matteo Salvini non è così. Intanto, con l’avvicinarsi di domenica 29 aprile, è utile sapere come e quando si vota. Prima del Friuli, c’è però il Molise. La sfida è quella tra Donato Toma (centrodestra) e Andrea Greco (M5S). Domenica 22 aprile si vota, e il risultato finale recita la vittoria del centrodestra. Dopo il voto, è tempo di analisi, con il riepilogo dei risultati provincia per provincia. Poi è il turno di riassumere i consiglieri regionali eletti per partito, con le preferenze sui nomi.
Archiviato il Molise, tocca alle elezioni in Friuli. Ma stando agli ultimi sondaggi, il risultato appare già scontato. Demopolis predice la vittoria del Centrodestra, che si tiene a grande distanza dal PD e dal Movimento 5 Stelle. Anche SWG concorda con una “vittoria schiacciante” per il centrodestra. Adesso la parola passa ai friulani e ai risultati ufficiali delle urne.
Elezioni Regionali 2018: si avvicina il voto per Friuli e Molise, novità 20/3-5/4
Si avvicina il giorno del voto regionale per Molise (22 aprile) e Friuli Venezia Giulia (29 aprile). In Friuli la scelta di Tondo non piace alla Lega, che invoca Massimiliano Fedriga. In Molise, invece, la situazione è nel caos per il centrosinistra, che non ha ancora scelto il suo candidato. Mentre nel Lazio, a 20 giorni dalle elezioni, Zingaretti annuncia la squadra, in Lombardia avviene il passaggio di consegne tra Maroni e Fontana. Scadono i termini per la presentazione delle liste per le regionali in Friuli e nel centrodestra la Lega ha avuto la meglio su Forza Italia candidando ufficialmente Fedriga. Anche in Molise liste e nomi sono diventati ufficiali; da segnalare alcuni cambi di partito.
Il 20 maggio si voterà anche in Valle d’Aosta e cominciano a circolare i primi nomi. Gli ultimi sondaggi in Friuli, intanto, prevedono un trionfo del Centrodestra. Nella Regione, il candidato M5S presenta i suoi capilista. Diverso lo scenario in Molise, dove Euromedia segnala un testa a testa. Qui scoppia infine una polemica su Andrea Greco, che risponde all’accusa di avere uno zio camorrista.
Elezioni Regionali 2018: analisi post-voto e news su Molise e Friuli, 7-19/3
Dopo i risultati delle Regionali, c’è chi pensa che Pirozzi possa entrare nella giunta di Zingaretti, ma l’ex sindaco di Amatrice smentisce seccamente l’indiscrezione. Da un’analisi SWG sui flussi di voto nel Lazio si evince come chi ha votato M5S alla Camera abbia preferito Zingaretti piuttosto che Parisi. Intanto in Lombardia spuntano i primi nomi probabili per la giunta Fontana. Mentre Gori torna a Bergamo da sindaco, con la Lega che ne chiede le dimissioni. Tornando alle analisi post-voto, ci si chiede se nel Lazio la candidata Lombardi abbia perso per un calo M5S a Roma. La situazione nel Lazio resta però incerta; con il centrosinistra che si trova con meno consiglieri regionali rispetto alle opposizioni. Con il rischio che si ritorni al voto.
Archiviate Lazio e Lombardia, toccherà a Molise e Friuli Venezia Giulia. Nella regione del Centro Italia, Di Pietro rifiuta la candidatura e i candidati per il centrosinistra sono pochi. Più certezze sul fronte centrodestra e Movimento 5 Stelle. Per i quali i candidati alla presidenza della Regione sono rispettivamente Donato Toma e Andrea Greco. Infine, in Friuli si voterà il 29 aprile e si conoscono già i nomi dei candidati. Per il Centrosinistra Sergio Bolzonello; Alessandro Fraleoni Morgera per il Movimento 5 Stelle. Mentre il centrodestra ha scelto Renzo Tondo.
Elezioni Regionali 2018: i risultati in Lazio e Lombardia, 28/2-6/3
Nella settimana delle elezioni, aumenta la tensione anche in Lazio e Lombardia, dove si tengono le Regionali. C’è quindi spazio per le ultime promesse elettorali, ma incombe anche l’informativa su come si vota, nonché sugli orari di apertura dei seggi e dello spoglio. Fanno rumore i primi exit poll in Lombardia e nel Lazio. E c’è grande attesa per i risultati finali. Secondo le prime proiezioni in Lombardia il vincitore è quasi scontato, mentre nel Lazio la partita è più tesa. Quindi arrivano i risultati definitivi. Nel Lazio Zingaretti vince su Parisi; mentre in Lombardia vince Attilio Fontana, con il PD che incassa un risultato peggiore rispetto alle attese.
Elezioni Regionali 2018: liste, schede e informazioni utili, 9-27/2
Secondo l’ultimo sondaggio condotto da Termometro Politico prima del blackout, la situazione nel Lazio ha registrato grandi variazioni nelle ultime due settimane, mentre in Lombardia il centrodestra veniva dato sopra il 40%. Mentre Liberi e Uguali presenta le liste definitive per la Regione Lazio, in Lombardia si comincia già a parlare dei possibili assessori di Attilio Fontana. Tornando nel Lazio è scontro tra Parisi e Pirozzi, mentre il Movimento 5 Stelle, per voce di Roberta Lombardi, promette di focalizzarsi in particolar modo su sanità e rifiuti.
Intanto si alza il sipario sulla scheda elettorale per le elezioni regionali. Nel Lazio ci saranno 9 candidati alla presidenza e 19 liste. Con l’avvicinarsi del voto, è meglio riepilogare le principali informazioni utili, consultare le faq sul voto e ricordarsi che, a differenza delle elezioni politiche, per le Regionali sarà valido il voto disgiunto.
Elezioni Regionali 2018: candidati, alleanze e sondaggi, 23/1-8/2
Nel Lazio la candidatura di Stefano Parisi da parte del centrodestra diventa ufficiale, mentre in Lombardia cominciano a emergere i primi nomi dei candidati della Lega. Parisi auspica l’alleanza con Pirozzi, ma l’ex sindaco di Amatrice è osteggiato da Silvio Berlusconi. Sempre nel Lazio anche il Movimento 5 Stelle ufficializza i nomi dei suoi candidati, mentre in Lombardia Attilio Fontana cerca nuovi consensi. e Giuliano Pisapia ufficializza l’endorsement per Giorgio Gori. Con la partita delle liste elettorali definitivamente chiusa, giunge il momento di analizzare i candidati. E sulla scia delle inevitabile polemiche, individuare le relazioni di parentela tra candidati.
Secondo un sondaggio condotto da Termometro Politico, in Lombardia il super favorito è e resta il candidato di centrodestra, Attilio Fontana; mentre nel Lazio la riconferma di Nicola Zingaretti sembra ormai già scontata. Il dato viene confermato dall’istituto Emg, che ha analizzato gli umori degli elettori lombardi, la cui maggioranza (45,6%) è convinta che a vincere sarà proprio Parisi.
Elezioni Regionali 2018: le ultime su candidati e alleanze, 13-23/1
Cominciano a sciogliersi i nodi in Lazio e Lombardia, con nomi e alleanze ufficiali. Intanto, il leader di LeU Pietro Grasso chiarisce la sua posizione nei confronti del PD e critica Renzi, accusandolo di aver continuato le politiche di Berlusconi. In Lombardia si fa ufficiale l’alleanza tra Bonino e Gori. E anche CasaPound corre per la presidenza. Mentre nel Lazio la situazione si surriscalda. Prima di tutto si profila la candidatura di Beatrice Lorenzin, in rotta con Zingaretti, poi Sergio Pirozzi riceve minacce. Infine, la lista dei candidati presidenti va verso la definizione ufficiale.
Elezioni Regionali 2018: ultime notizie, tra sondaggi e ipotesi di alleanze, 1-12/1
Il 4 marzo, oltre alle politiche, si voterà anche per le Regionali in Lombardia, Lazio e Molise. Una guida su date e candidati è dunque utile per non perdere il senso dell’orientamento. Anche perché a inizio anno arriva subito il colpo di scena: nonostante sia dato per favorito, Roberto Maroni non si ricandiderà alla Regione Lombardia “per motivi personali”.
La Lega non perde tempo e trova subito il suo sostituto in Attilio Fontana, che sarà quindi con ogni probabilità il candidato per il centrodestra, dopo il sostegno anche di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Spostandoci al Centro, intanto, per la Regione Lazio la candidatura di Maurizio Gasparri sembra non essere più al centro delle trattative, che in queste ore sono serratissime. Oltre al nome di Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di FdI, quello del giudice Mautone e del giornalista Sangiuliano, è spuntata fuori in ultimo l’ipotesi dell’ex candidato sindaco di Milano per il centrodestra Stefano Parisi (Energie per l’Italia). In entrambe le Regioni, infine, il PD potrebbe trovare un alleato in Liberi e Uguali.
Elezioni regionali 2018: data, quando si vota
Il giorno delle elezioni regionali 2018 dovrebbe corrispondere per almeno 3 Regioni a domenica 4 marzo. Ovvero, lo stesso delle elezioni politiche 2018. La concomitanza del giorno elettorale è già avvenuta 5 anni fa, nel 2013. Le Regioni interessate saranno Lombardia, Lazio e Molise. Diversa sarà la data per il Friuli Venezia Giulia, mentre si attendono ancora novità per Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Per quanto riguarda la Lombardia, la data delle elezioni regionali 2018 è quasi ufficiale. Per la definizione del 4 marzo come giorno del voto regionale, manca solamente la firma del prefetto di Milano, Luciana Lamorgese.
Elezioni Regionali 2018: ultimi sondaggi gennaio
Il rinuncio ufficiale alla ricandidatura di Roberto Maroni è venuto in un momento in cui i sondaggi lo davano per favorito. Come la rilevazione effettuata da Winpoll e uscita a inizio gennaio, per la quale il candidato leghista avanzava un importante vantaggio su Gori. Sempre Winpoll fa il punto della situazione sulla Regione Lazio. L’ultimo sondaggio diffuso dà Nicola Zingaretti in testa al 37,6%. Sotto la soglia del 30% Roberta Lombardi (M5S) e il probabile Maurizio Gasparri (cdx).
Stando agli ultimi sondaggi legati alle elezioni regionali in Lombardia, Giorgio Gori tallona Roberto Maroni. Secondo le più recenti proiezioni Ipsos, infatti, al momento Gori avrebbe convinto il 23% degli elettori, ovvero 4 punti percentuali in meno di Maroni. Più distante Dario Violi (Movimento 5 Stelle), con il 13% delle preferenze. Pesante il numero dei non votanti e degli incerti. Il primo rappresenta un quarto dell’elettorato lombardo (25%), mentre i secondi risultano il 12% della fetta.
Ancora incerta la data per le regionali nel Lazio, così come è incerto il candidato del Centrodestra. Con Sergio Pirozzi che, secondo un recente sondaggio Ipg Marketing, convincerebbe solo il 20% dell’elettorato. Più probabile che la coalizione punti sul nome di Gennaro Sangiuliano, sempre che Gasparri, nome caldo delle ultime settimane, si faccia da parte.
Elezioni Regionali 2018: candidati e dove si vota
Alle elezioni regionali 2018 del Lazio il Centrosinistra sarà guidato ancora da Nicola Zingaretti. Come abbiamo scritto sopra, c’è ancora incertezza per la guida del Centrodestra, mentre dal cilindro del Movimento 5 Stelle è già uscito il nome di Roberta Lombardi. Anche per quanto riguarda la Lombardia i giochi sono fatti. Da un lato Roberto Maroni ha rinunciato a ricandidarsi, pertanto il candidato di centrodestra sarà con ogni probabilità Attilio Fontana. Dall’altro Giorgio Gori (centrosinistra). Dario Violi è invece il nome per il Movimento 5 Stelle.
Anche in Molise si dovrebbe votare il 4 marzo. Qui i nomi sono Paolo Di Laura Frattura per il Partito Democratico. Ma sul lato sinistro del fronte, già emergono le prime divisioni, con possibili nomi alternativi a osteggiare il primo. Il Centrodestra non ha ancora scelto definitivamente il suo nome. C’è infatti il ballottaggio tra l’ex Presidente Angelo Michele Iorio e Filoteo Di Sandro, nome caldeggiato da Fratelli d’Italia. Per il Movimento 5 Stelle avanza invece il nome di Antonio Federico, che si era già candidato alle ultime regionali del 2013.
Incertezza nelle altre Regioni, come in Friuli Venezia Giulia, dove certamente non si voterà il 4 marzo. Alle urne andranno anche Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, che rinnoverà l’amministrazione della Provincia Autonoma di Trento e di quella di Bolzano. In Basilicata, invece, si voterà in autunno. Quindi dopo le elezioni politiche 2018, che sicuramente influiranno sulle scelte delle coalizioni.