Analisi e Commento Sondaggio Emg 24/07/12

Il sondaggio di questo settimana realizzato da Emg risulta tra i più attesi considerata la necessità di verificare alcune tendenze e sopratutto l’effetto Berlusconi-Candidato, sul blocco di centro-destra.

LISTE %
PDL 19,6
LEGA NORD 4,8
LA DESTRA 1,9
GRANDE SUD 0,7
FLI 2,2
UDC 6,8
MPA 0,5
API 0,5
PD 27,3
IDV 7,9
RADICALI 0,3
PSI 1,5
SEL 5,4
VERDI 1
FED 1,8
M5S 16,4
SVP 0,5
PLI 0,5
ALTRI 0,4
AREA NON VOTO 53,1

 

Rispetto all’area del centro-sinistra notiamo una ripresa del Pd e un aumento dell’Idv che, probabilmente, capitalizza la dura opposizione a Monti, ma sopratutto a Napolitano. Sel invece non arriva al 6% e si dimostra l’anello debole della foto di Vasto. Il partito di Vendola appare incapace di sfruttare, anche sui media, il ruolo di opposizione extra-parlamentare e le uniche esternazioni del governatore pugliese riguardano Bersani e le scelte dei democratici. In definitiva Sel si propone come una corrente “esterna” del Pd e non certo come  alleato in una futura coalizione.

[ad]Bene anche il movimento di Beppe Grillo che ormai si attesta su percentuali superiori al 15% confermandosi una forza reale in viste delle prossime elezioni politiche.

Male invece il blocco di centro-destra. La Lega, dopo una leggera ripresa nelle fasi immediatamente successive al congresso, fa registrare una piccola flessione . Ma è sopratutto il Pdl a confermarsi in seria difficoltà.

A prescindere dal passo indietro nelle stime di voto, che riporta il partito del Cavaliere sotto la soglia psicologica del 20%, il dato da registrare è la mancata scossa nei consensi dopo l’annuncio della candidatura di Berlusconi. Probabilmente le polemiche successive all’annuncio, nel partito,  hanno raffreddato il clima e forse è semplicemente troppo presto per misurare gli effetti tra l’elettorato. In ogni caso si ha l’impressione di un centro-destra allo sbando, senza leader e soprattutto senza idee e gli effetti sono evidenti nella quota di elettori in uscita da Pdl e Lega.

Tanti elettori in uscita, che però non trovano risposte visto che il Terzo Polo, l’area politicamente più vicina al Pdl, non sembra un’ipotesi valida dai tanti delusi dopo anni di governi berlusconiani.

Un quadro sempre più incerto che vede in vantaggio il centro-sinistra in una situazione storica molto liquida che rende quindi abbastanza relativo il vantaggio percentuale dell’asse Pd-Idv-Sel. L’area del non voto rappresenta in maniera plastica la situazione e, considerato il calo dell’affluenza in tutte le elezioni dal 2008 ad oggi, le domande in merito alla qualità democratico del nostro Paese diventano sempre più stringenti.