Romania: Băsescu sopravvive al referendum, ma la maggioranza è un’opinione
Dopo mesi di scontri a livello istituzionale, finalmente in Romania arriva il verdetto delle urne: Traian Băsescu sopravvive al referendum sul suo impeachment e viene reintegrato nelle funzioni di presidente della Repubblica. Lo scontro era iniziato con la nomina a primo ministro di Victor Ponta, leader della coalizione di opposizione Uniunea Social Liberală (USL) che era riuscito a forzare a suon di decreti di urgenza un voto parlamentare di impeachment nei confronti del presidente, ottenendone la sospensione esostituendolo ad interim con il proprio alleato Crin Antonescu, nel frattempo nominato da Ponta nuovo presidente del Senato.
Ora Ponta e Antonescu – che avevano promesso di dimettersi entrambi se la consultazione non fosse andata a buon fine – contestano il risultato elettorale, sottolineando il dato secondo cui l’85,7% di chi ha votato abbia votato contro Băsescu e dimostrando poco rispetto per le procedure e le regole sancite dalla Costituzione. Assurdità e distorsioni matematiche vengono sollevate da testate di opposizione come Antena 3 che, basandosi su un exit poll condotto dalla Companiei de Cercetare Sociologica și Branding (secondo cui il 91% dei votanti effettivi aveva votato a favore della sospensione), ha dichiarato: “Perché la volontà del 91% dei romeni sia applicata, è necessario che sia presente al voto il 50% + 1 del totale degli elettori”. Victor Ponta ha dichiarato al quotidiano Adevărul, riguardo alla fine dell’interim del suo alleato Antonescu e al ritorno al palazzo presidenziale di Cotroceni di Băsescu: “Come può il vincitore dimettersi e chi ha perso andare a Cotroceni?“.
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