TP/Rai 3 Sulle Intercettazioni alle alte cariche dello Stato.
TP/Rai 3 Sulle Intercettazioni alle alte cariche dello Stato.
Il sondaggio di oggi riguarda, indirettamente, la polemica tra la Procura di Palermo e il Quirinale in merito alle conversazioni telefoniche intercettate nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia.
Ovviamente, contestualmente a questa torbida vicenda, si è riaperto il dibattito sull’utilizzo delle intercettazioni.
Abbiamo quindi chiesto se, almeno le alte cariche dello stato, necessitassero di particolari tutele rispetto alle intercettazioni come strumento di indagine. I risultati sono evidenti e sono senz’altro frutto anche del clima di anti-casta che caratterizza il contesto italiano da almeno due anni.
[ad]Inoltre notiamo come gli elettorati dei due schieramenti hanno posizioni abbastanza diverse sul tema proposto. In generale il tema delle intercettazioni per le alte cariche dello stato ha riaperto il dibattito sull’utilizzo di questo controverso strumento di indagine. Il dato rilevante e nuovo è rappresentato dai protagonisti di questa storia ossia la Procura di Palermo e il Quirinale.
Specialmente il capo dello Stato ha mantenuto un atteggiamento molto duro che ha portato, in seguito, al ricorso in Corte Costituzionale. Naturalmente occorrerà aspettare gli sviluppi di questa vicenda ma il sentimento predominante da parte dell’elettorato è quello di insofferenza rispetto ad una classe dirigente (Napolitano incluso) che rivendica una sorta di immunità “a prescindere”.