Anche in questo sondaggio di Termometro Politico analizziamo una aspetto molto legato alla crisi. Nello specifico abbiamo domandato al nostro campione di intervistati se si ritiene possibile un incremento del conflitto sociale come avviene da qualche settimana in Spagna.
Il campione di intervistati non sembra avere molti dubbi sulla possibilità che la situazione, anche in Italia,possa diventare incandescente come in Spagna. Quasi un terzo degli intervistati, infatti, ritiene che la condizione di giovani e famiglie sia tale da generare un conflitto sociale generalizzato.
[ad]Associare giovani e famiglie, inoltre, non è una scelta casuale considerato che sono due aspetti della stesso problema. La disoccupazione giovanile al 33% e la progressiva perdita di potere d’acquisto delle famiglie, riflettono la complessità della crisi Italiana che investe ampissimi settori della società tra loro legati.
Occorre tuttavia rilevare che in Italia, a parte qualche manifestazione andata male per colpa dei soliti “rivoluzionari della domenica” non abbiamo assistito a forti esplosioni di violenza. Il sistema istituzionale ha saputo, infatti, mettere in campo contromosse utili ad evitare il caos. Forse la reazione più eclatante a questa difficile condizione è rappresentata dal fenomeno Grillo che però rientra nella normale vita democratica visto che il consenso verso il M5S viene legittimato dai voti dei cittadini nel pieno rispetto delle regole democratiche di uno Stato.
E’ però altrettanto vero che la “mancata reazione sociale” degli Italiani, forse, rivela il carattere molto smaliziato e disilluso dei cittadini-elettori i quali, magari con troppa rassegnazione, comprendono l’impossibilità di rovesciare l’ordine costituito in maniera violenta.
In buona sostanza, nonostante il sentire comune riveli una certo timore per l’esplosione di rivolte sociali, le condizioni reali non indicano uno sviluppo in tale senso della crisi italiana.