Un agosto sprecato
Una fase di assestamento capace alla ripresa autunnale di avere a disposizione uno strumento di cui si intende far uso dopo poche settimane.
[ad]Sempre per non dare giudizi di merito, si poteva rieditare in questa fase dell’anno quello spirito agostano che accompagnò l’organizzazione delle primarie di coalizione del 2005 e quelle del Pd nel 2007 (nel 2009 il tutto era già prontamente regolato da statuto, e dunque non ci fu questa necessità). Un esempio forse non tanto positivo per i precedenti politici conseguenti a quelle elezioni primarie, ma in questo caso mi riferisco alla “semplice” organizzazione delle primarie stesse.
Il timore, sempre che si vogliano convocare queste benedette elezioni primarie, e che ci si comporti come uno studente poco disciplinato che, pur avendo un esame a settembre, si rifiuta di studiare nel mese si agosto relegando la sua fase di preparazione solo ai 10-15 giorni di settembre precedenti all’esame stesso.
Legittimo. Ma poi non ci si può lamentare se l’esame va male o i risultati non sono quelli desiderati.
Il tutto partendo dalla base che si vogliano veramente organizzare le primarie. In questo caso la spiegazione di questo silenzio sul tema avrebbe senz’altro una sua spiegazione o una sua logica.
Ma sarebbe pur sempre una conseguenza della mancanza di coraggio.