Dati AGCom luglio 2012

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Il mese di luglio, caratterizzato politicamente dai grandi temi della crisi internazionale e dall’acutizzarsi del differenziale tra buoni del tesoro italiani e tedeschi, ha mostrato dal punto di vista televisivo una certa continuità con gli andamenti già individuati nel corso del mese precedente.

[ad]Durante il mese, come evidenziano i dati AGCom relativi al periodo in analisi, i telegiornali italiani hanno dedicato alla politica poco meno di 280 ore di informazione, secondo valore per numero di ore da quando, a marzo, sono stati ampliati i canali sottoposti a indagine da parte dell’Autorità. Il dato è pressoché identico a quello fatto registrare a giugno, sebbene si sia passati da un mese post-elettorale ad uno di politica ordinaria; risulta arduo pensare ad una mera sostituzione di argomenti che lasci invariati i totali temporali, mentre guadagna ulteriore credito l’evidenza di un mondo mediatico sempre più staccato rispetto alla realtà del Paese.

Dati AGCom luglio 2012

Prosegue la polarizzazione del tempo televisivo attorno a pochi, selezionati e consueti attori, con un movimento di accentramento che tende a privilegiare le grandi formazioni (PD e PdL) a discapito di tutti gli altri e, nel campo delle istituzioni, il Presidente del Consiglio Mario Monti e il Governo.
Proprio il premier è infatti il principale riferimento televisivo della politica italiana, con il 20% complessivo, seguito a breve distanza dal PdL che con il 19,17% raggiunge il secondo valore da inizio anno e sicuramente un livello in linea con quelli dell’epoca Berlusconi. A debita distanza seguono il Governo, in una tendenza di calo ormai trimestrale, ed il PD, invece in crescita dopo i valori piuttosto bassi dei mesi precedenti.
Tra le altre formazioni spiccano Lega Nord, Italia dei Valori e MoVimento 5 Stelle: tutte le forze di opposizione intransigente al Governo godono di un momento di favore da parte della televisione, mentre SEL al contrario appare in forte calo.
Stabile invece l’UdC.

Dati AGCom luglio 2012 aggregati per
Istituzioni – Maggioranza – Opposizione

 

Dati AGCom 2012 aggregati per
Istituzioni – Maggioranza – Opposizione

Esaminando lo spaccato della ripartizione temporale tra istituzioni, maggioranza e opposizione per reti televisive e per mese, si nota per la prima volta nel 2012 un aumento contemporaneo di maggioranza e opposizione, ovvero della componente prettamente politica, rispetto al mese precedente: le istituzioni, al netto del mese di aprile caratterizzato dallo scandalo leghista, toccano il loro minimo annuale.
Che questo avvenga in un periodo segnato dalle incertezze economiche – ovvero proprio il motivo principale della presenza di Monti a Palazzo Chigi – evidenzia il giro di boa in cui si sta trovando la politica italiana, l’attimo di passaggio di testimone verso la campagna elettorale per le elezioni politiche 2013. Sarà interessante capire se e come questa tendenza verrà confermata nei prossimi mesi.

Esaminando i dati suddivisi per testata, si nota come le istituzioni siano state rappresentate principalmente da TG1 e TG5, la maggioranza da Studio Aperto e Rep30TV, mentre l’opposizione ha trovato sponda soprattutto su MTVFlash e TGLa7. Viene confermata la tendenza emersa nel mese precedente riguardante lo spazio relativamente ampio offerto dalle reti di Telecom Italia alla formazione grillina, il MoVimento 5 Stelle.

Dati AGCom luglio 2012 aggregati per
area politico-culturale

 

Dati AGCom 2012 aggregati per
area politico-culturale

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[ad]Esaminando invece i dati aggregati per area politica, l’unico dettaglio degno di nota rispetto al mese precedente è il netto ridimensionamento delle componenti extra-partitiche, che consente una crescita di tutte le forze politicamente inquadrate.
In particolare è la destra leghista ad approfittare del fenomeno, con una crescita assoluta del 4% ed una relativa (al netto delle componenti extra-partitiche) comunque superiore al 3%. Saldo positivo anche per il centro moderato di Casini, mentre centrodestra e centrosinistra, pur crescendo in termini generali, sono le aree maggiormente penalizzate dalla redistribuzione del tempo conteggiato sotto la voce “altro”.
Il mese presenta comunque solo aggiustamenti di minore entità, lasciando inalterati i rapporti di forza emersi nei mesi precedenti; mediaticamente, quindi, il rodaggio dei motori per la campagna elettorale delle politiche 2013 si è rivelato sostanzialmente uniforme per tutte le aree politiche, senza che qualcuna abbia preso il sopravvento in maniera definita sulle altre.

Osservando i dati ripartiti per telegiornale, RepTV30 e TGCOM24 si confermano i più attenti alle vicende della destra leghista; il centrodestra berlusconiano trova invece massimo spazio su Studio Aperto e TGCOM, mentre il centro moderato su TG2 e TG1. Il centrosinistra ha le sue roccaforti su RepTV30 e Rainews, mentre l’estrema sinistra, da tempo ai margini della vita politica televisiva del Paese, racimola decimi di punto percentuale prevalentemente su TG1 e TG3.

Dati AGCom 2012 aggregati per mese

Erano molte le attese legate all’avvicendamento del consiglio di amministrazione della RAI, ma dal punto di vista della distribuzione temporale si notano effetti realmente minimali, spiegabili con le consuete fluttuazioni di attenzione verso l’una o l’altra parte politica senza che vi sia nulla ad indicare un reale mutamento di rotta dalle politiche mediatiche seguite durante il governo di Berlusconi.
Con ogni probabilità agosto sarà un mese altrettanto interlocutorio, e pertanto bisognerà attendere i dati di settembre per capire se veramente il primo atto di Monti in tema di televisione pubblica sarà in grado di produrre effetti positivi in termini di aderenza alla par condicio.