TP/RAI 3: Sondaggio sulla crisi dei consumi

Il sondaggio di oggi indaga un aspetto della crisi molto importante ossia la contrazione dei consumi che, dal 2008, senza soluzioni di continuità, colpisce la società italiana.

Abbiamo quindi domandato al nostro campione come sono cambiate le abitudini alimentari e quindi gli acquisti. La maggioranza degli intervistati risponde di prestare maggiore attenzione ai prezzi e alle promozioni. Il 16% sostiene invece di aver modificato le proprie abitudine mangiando, ad esempio, meno carne e cibi costosi. La stessa percentuale dichiara di non aver modificato le proprie abitudini nel fare la spesa e infine un 14% che sostiene di recarsi con maggiore frequenza al discount.

[ad]La situazione non appare quindi troppo felice sopratutto perché i consumi sono il primo campanello di allarme della crisi. Inoltre, come mostra la seconda slide, i comportamenti di differenziano visto che le casalinghe risultano maggiormente concentrate su offerte e promozioni mentre nel Sud, la risposta alla crisi, viene dal maggior utilizzo dei discount.

In generale questi dati confermano il profondo stato di difficoltà del Paese. Gli economisti sostengono che, la contrazione dei consumi alimentari rappresenta in maniera plastica l’aggravarsi della crisi nell’ultimo anno e mezzo; se poi a questi dati si aggiungono i dati sulla disoccupazione, sopratutto quella giovanile, appare evidente che la fine del tunnel, evocata dal premier non è troppo vicina.