Analisi Sondaggio Ipsos 02/10/12

Rispetto alla rilevazione di Emg riportata ieri, il sondaggio Ipsos smentisce alcune tendenze ma rivela altre novità degne di nota.

LISTE %
PD 28
PDL 18,5
M5S 17,6
UDC 6,4
IDV 6,3
SEL 6
LEGA NORD 5
FDS 2,6
FLI 2,2
LA DESTRA 2,2
VERDI 1,3
ALTRI 3,9
AREA NON VOTO 40

In primo luogo partiamo dagli elementi certi. Il Pd guadagna un punto percentuale, si conferma essere il primo partito e le prossime settimane di campagna elettorale per le primarie potranno generare due effetti. Da una parte è logico aspettarsi un effetto traino, dall’altra i toni esasperati potrebbero produrre anche una certa disaffezione specialmente da parte dei democratici meno “fidelizzati”.

[ad]Troviamo anche una conferma nel Pdl, costretto a rimontare uno svantaggio che trova una parziale spiegazione negli scandali degli ultimi giorni. Bene Grillo che, praticamente in tutte le rilevazioni, risulta in crescita e non sembra lontano dal 20%.

Le novità invece sono due: l’Idv, che nel sondaggio Ipsos non appare in difficoltà (almeno non quanto riportato ieri sera da Emg) e sopratutto la Lega che si riporta al 5% e si prepara ad affrontare una campagna elettorale “all’attacco” dell’euro e dell’ Europa in generale.

L’astensione è l’unico elemento costante di tutti i sondaggi elettorali degli ultimi dieci giorni. Interpretare questo dato non è semplice perché la cosiddetta “zona grigia” è molto variegata e individua l’elettore reticente che non vuole dichiarare la propria disponibilità a votare un partito tradizionale (ma che nel segreto dell’urna potrebbe convincersi), e allo stesso tempo l’area del non voto tiene al suo interno gli astenuti storici e i nuovi disillusi.

Probabilmente l’unica considerazione pacifica da fare in merito, riguarda la non incisività delle classi dirigenti, che appaiono sprovviste di argomenti in grado di riportare la quota di indecisi e astenuti ad un livello coerente con la storia elettorale del nostro Paese.