Lavitola e l’eredità del berlusconismo

Pubblicato il 6 Ottobre 2012 alle 12:19 Autore: Matteo Patané

[ad]Ho bisogno che:

  • Si trovi lavoro almeno ad alcuni di quelli (19) che lo hanno perso con l’Avanti! (senza l’indagine su Tarantini, al giornale le verifiche avrebbe continuato a farle (già 4) il nucleo di Roma della Guardia di Finanza. Si tratta di:
    • Mia moglie (3/4.000 €/mese) giornalista;
    • Mia sorella: Laureata in psico pedagogia (2/3.000 €/mese) vive a Napoli;
    • Il mio ex autista, 2 ragioniere, 1 giornalista (tutti a Roma, gente che vale e che punta ad un contratto di categoria).

    È necessario, in quanto io quando uscirò dal carcere, andrò a vivere in Brasile.

  • Si restituiscano ad Angelo Capriotti (è in contatto con Suo fratello) 500.000 $, da lui spesi a vuoto a Panama, dei quali mi ritiene forse anche giustamente responsabile (me ne interessai su pressione di Suo fratello e di Valentino). Lei stesso mi disse che il tipo non Le piacque;
  • Si paghi una società conese (900.000 dollari), che mi ha fornito e sta continuando a farlo, i servizi necessari alla definizione del piano di sfruttamento della mia concessione di taglio in Amazzonia, che ho in gran parte venduta, come Le dissi;
  • Si paghi lo studio di avvocati che si occuperà dell’arbitrato (mi hanno fatto un preventivo di circa 5.000.000,00 €), per non perdere il saldo dei 230 milioni di euro (dei 260 stipulati), che si è reso necessario, essendo stato io inadempiente per non aver potuto firmare, entro il termine concordato (16 novembre u.s.) la voltura del piano e della concessione esecutiva di taglio e rimboschimento. Il clamore della vicenda giudizziaria sta determinando un comprensibile, ma odioso ostracismo nei miei confronti. Nessuno vuole firmare nulla che mi riguarda e Purtroppo il presidente Lula (che si sta confermando un vero amico) nonc onta già quasi più nulla. È riuscito solo ad ottenere dal vertice della compagnia acquirente, che con una sentenza (ovviamente concordata) di una Corte Arbitrale, venga loro imposto di accordarsi con me. Dovrebbero accettare che proseguano loro l’iter burocratico, dotati di una mia procura (che temono di ricevere senza ordine dell’autorità giudiziaria) pur trattandosi di un diritto soggettivo mio personale (la concessione) in quanto io sono impedito per questioni indipendenti dalla mia volontà. Si tratta praticamente del mio intero capitale. Ci ho lavorato venti anni! La prego di non “mollarmi”, sarei rovinato.


Come procedere:
Per lo studio legale (che ovviamente non sarebbe quello che si occuoperà dell’arbitrato) la società cinese, la prego di farmi sapere a chi fatturare (entrambi gli importi si possono fatturare frazionati a più società differendo le date dei pagamenti fino a 90 giorni);Per Capriotti, l’unico contatto ragionevole e’ tramite Suo fratello (al quale dice di essere molto legato) o Valentino, che lo conosce. La prego di farlo contattare al più presto, è inaffidabile ed avendo perduto a suo avviso l’affare della sua vita (le carceri a Panama), perché io non me ne sono voluto interessare è pericoloso. Sta già diffondendo a Panama notizie false ed addirittura false e-mail. Mi è stato assicurato che la fonte che sta passando le notizie ai giornali panamensi è Mauro Veloci, dall’Italia (suo braccio destro con il quale ha finto di litigare). Mi ha fatto pervenire l’avvertimento che, essendo stato a mio fianco a Panama quasi un anno, sarebbe credibile raccontando qualsiasi frottola, magari sostenuta da qualche prova “pataca”. Per recuperare i 500.000 $ che a suo avviso io gli ho fatto sprecare, sono certo lo farebbe davvero. La prego di intervenire al più presto, sta già creando un mare di guai e può crearne di peggiori, a Martinelli, al nostro ambasciatore (che poverino non c’entra nulla) e sopratutto a me.
Caprioti ha un’impresa di costruzioni una sala bingo. Deve ricevere circa 350.000 € (equivalente dei 500.000 $). Non è difficile con un piccolo lavoro, e/o perdendo un po’ di soldi al bingo (francamente non so come funziona), o anche dandogli un po’ di contanti. Tramite il bingo non avrebbe difficoltà a giustificarli.

Tranne che le assunzioni (per le quali La prego impegnarsi al massimo, ci tengo moltissimo e francamente non mi sembra possa rappresentare per Lei un grosso problema), si tratterebbe di un prestito. Assieme alla somma prima elencata (900.000 $ + 500.000 $ + 5.000.000 €), ovviamente Le restituirò anche i 255.500euro (residuo dei 500.000 affidatimi per Tarantini).
Sarò in grado di restituirLe la somma con uno o più trasferimenti giustificabili da fatture ho in varie trance da 500.000 € in contanti in Italia o dove Lei vorrà.
La rimborserò entro massimo 180 giorni da quando mi restituiranno il passaporto (credo siano sufficienti 60, ma non voglio correre il rischio di non mantenere la mia parola. Come Lei ben sa non l’ho mai fatto).
Non credo sia necessario evidenziarLe che finché non ho libertà di movimenti, non posso accedere ne a banche, ne a cassette di sicurezza.
Ho in programma di costituirmi a Napoli (per tentare di patteggiare, l’Avanti!) subito dopo le vacanze Natalizie, se Dio vuole che non mi catturano prima, con un “Allarme Rosso” diffuso dall’Interpool (questa ipotesi francamente mi preoccupa, perche sarei arrestato nel Paese dove mi beccano, e da queste parti i tempi della burocrazia sono di almeno un anno, per essere estradato in Italia).
Per il rimborso che Le devo, muterebbe poco. Infatti, l’avvocato mi assicura che in Italia, in un anno o poco più, dovrei riuscire a poter riavere il passaporto e che l’eventuale detenzione all’estero (facendo i debiti scongiuri, da queste parti non si usano i domiciliare e le carceri sono infernali), sarebbe scomputabile in Italia.
Le ho fatto pervenire questa lettera sigilata, tramite Caselli, che essendo un parlamentare che va e viene dal Sud America, non desta sospetti e non è perquisibile. Ho già provato a farLa contattare da qualcuno dei miei, per passarLe il messaggio a voce, ma sono stati seguiti troppo e non potevo correre il rischio di crearLe problemi.
Una persona che Caselli rispetta molto, gliela ha consegnata sigillata, pregando di farLa pervenire a Lei, sono certo che non si permetterà di aprirlà.
Ho fatto spostare, per far si che Lei possa fare una programmazione , la partenza di mia moglie e mio figlio che, se Dio vuole, mi raggiungeranno per le festività al 20/12 P.V sera.
La prego di far contattare mia moglie per farmi sapere: a chi emettere le fatture sia dello studio di avvocati esteri (argentino, statunitense o spagnolo, sto decidendo) e della società cinese.
La sera dalle 18:30, sarà in casa ad attendere Sue notizie: al citofono c’è il mio nome. Può mandare a prenderla anche senza preavviso, al più porterà mio figlio con lei. Ovviamente neppure lei conosce il contenuto della lettera. Sa solo che Lei mi invierà, per suo tramite delle istruzioni per aiutarmi. Abito in una strada privata per nulla trafficata, nei pressi di Ponte Milvio).
Entrambe, se lo riterrà, possono fatturare anche marketing e pubbliche relazioni (in particolare la società cinese. Dividere circa 600.000 € (equivalente dei 900.000 dollari) in 3/4 o più fatture a varie società magari in Francia, Spagna o altrove non dovrebbe essere difficile. Lo stesso vale per lo studio legale).

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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