Lavitola e l’eredità del berlusconismo

Pubblicato il 6 Ottobre 2012 alle 12:19 Autore: Matteo Patané

[ad]La prego anche di far sapere a mia moglie come procedere per le assunzioni.

Mia moglie, se non riuscirà a raggiungermi per le ferie, in quanto sarò stato arrestato (Dio non voglia), in uno di questi Paesi, non so precisamente quale (da quando, a causa di Capriotti, che ha fatto scatenare il putiferio, sono stato costretto a partire da Panama, mi sto spostando in continuazione per ridurre il rischio di arresto), verrà a riferirmi in carcere e le dirò come muoversi.
Sono certo che Lei crede alla mia parola e quindi che la somma che mi metterà a disposizione; sarà sul serio un prestito che Le rimborserò a breve. Sono certo anche, che Lei sia convinto che può contare sulla mia lealtà (ci voglio almeno credere).
La prego, se lo riterrà, informi Letta e Ghedini, solo della parte nella quale tratto del bilancio tra di noi. Ma non informi nessuno, in particolare loro, del prestito e delle assunzioni.
È la prima volta che Le chiedo un aiuto (mi scusi la ineleganza, che come sa normalmente non mi appartiene), mentre io per Lei non mi sono mai risparmiato. Ho digerito numerose e grandi delusioni. La prego di credere che la mia unica vera passione è la politica.
Lei avrebbe potuto, senza il minimo sforzo, far realizzare il mio sogno. Invece ci dovrò mettere definitivamente una pietra sopra, a causa di questa storia (sono latitante da quattro mesi, per aver indotto Tarantini a mentire nel 2009, pure essendo indagano solo dal giugno 2011. Da ciò è nato il mostro che sono diventato, con il quale nessuno vuole più avere a che fare, e per il quale nessuno ha speso una parola in difesa. Persino i genitori dei compagni di scuola di mio figlio, evitano di farglielo frequentare)
In fin dei conti si tratta di un prestito tutto sommato modesto, erogabile con delle forme che non peseranno più di tanto, concesso ad una persona che Lei sa essere in grado di restituirlo.
Nonchè di poche assunzioni di persone valide, che hanno perso il lavoro, per aver io commesso l’errore di aiutare quello sfaccendato di Tarantini.
Ne approfitto per augurarLe un Natale sereno (capisco che tra problemi, famiglia e fidanzate non sarà semplice, neppure per Lei, ma glielo auguro sinceramente) e un Nuovo Anno molto migliore di quello agli sgoccioli. Dopo i casini devono arrivare soddisfazioni proporzionali. Vorrà dire che ci divertiremo da morire e molto a lungo.
Un caro saluto e grazie di quello che farà. Se non fosse essenziale, Le assicuro che avrei chiesto solo le assunzioni. Senza il Suo prestito, con le fideiussioni che ho prestato, mi ridurrei (Dio non voglia) alla fame.

Rio de Janeiro, 13 dicembre 2011.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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