Regionali 2010: Puglia
La Puglia, proprio come nel 2005, si candida ad essere la regione in bilico per eccellenza. A circa due mesi dalle elezioni, ancora non si conoscevano i nomi dei candidati…
…né tantomeno le coalizioni che dovevano sostenerli.
Ma, dopo una guerra fratricida nel centrosinistra, tra l’uscente Vendola (Sinistra Ecologia e Libertà) determinato a candidarsi anche da solo per il secondo mandato e il deputato Francesco Boccia, voluto dal PD ma anche e sopratutto dall’UDC, si è deciso di andare alle primarie il 24 gennaio prossimo. Una riedizione delle primarie del 2005, stessi candidati (Boccia e Vendola), ma endorsement ben diversi: se il “grande burattinaio” D’Alema ufficiosamente nel 2005 appoggiò il candidato Vendola, oggi in nome dell’allargamento della coalizione all’UDC ha appoggiato esplicitamente Boccia. E, con un risultato che ha sorpreso tutti, alle primarie del 24 gennaio Vendola ha stravinto con il 73% dei consensi contro un magro 27% di Flavio Boccia. Rilevante l’affluenza, che ha sfondato le 200.000 unità, oltre il triplo rispetto all’edizione 2005, e superiore perfino a quella registrata lo scorso 25 ottobre in occasione dell’elezione del segretario nazionale del PD, quando erano andate a votare 174.000 persone.
I centristi, forti del loro risultato alle scorse Europee (9.1%), e delle vincenti alleanze a sinistra delle Provinciali 2009 (Taranto e Brindisi), godevano di una sorta di golden share sulla Puglia: chiunque si fosse alleato con loro avrebbe avuto ottime possibilità di vittoria. I rapporti con il centrosinistra prima delle primarie erano buoni, ufficiosamente l’assessore all’Agricoltura (Dario Stefàno) della giunta Vendola è in quota UDC e lo stesso D’Alema l’estate scorsa aveva praticamente chiuso la cosiddetta Alleanza Meridionalista (CSX+UDC) per le future competizioni pugliesi, Regionali comprese. Tuttavia i forti attriti all’interno del PD e i precedenti scandali sanitari hanno messo il progetto in stand-by. Inesistenti, per non dire pessimi i rapporti UDC-PDL, a causa dei forti attriti col ministro degli Affari regionali Fitto, il “dominus” del PDL pugliese, che dopo le politiche del 2008 ha iniziato una campagna acquisti tra i centristi per svuotare il loro partito; operazione che ha avuto l’effetto contrario, essendo l’UDC cresciuta di oltre un punto.
La situazione sembrava essere migliorata quando il Pdl ha lasciato trasparire la candidatura del consigliere regionale Rocco Palese, già CDU ai tempi della Cdl. Ma, con una mossa a sorpresa, la mattina successiva alle primarie che hanno (re)incoronato Vendola, il presidente dell’UDC Pierferdinando Casini ha annunciato il lancio della candidatura di Adriana Poli Bortone (leader del movimento pugliese “Io Sud”).
Il Pdl aveva comunque ufficializzato da poche ora la candidatura di Rocco Palese, uomo di fiducia dell’ex governatore (e ministro) Raffaele Fitto. I rapporti del PDL pugliese con la Poli Bortone, vista la feroce campagna che li ha visti avversari soltanto l’anno scorso alle amministrative, rende realisticamente difficile un accordo che preveda il ritiro di Palese. Sembra dunque che si avranno tre candidati (ma tutto può ancora succedere): Palese per il centrodestra, Poli Bortone per il centro, Vendola per il centrosinistra.