Rassegna Stampa TP: Bersani riparte da Bettola, Veltroni lascia da Fazio.

Oggi i maggiori quotidiani danno ampio spazio al botta e risposta tra il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni e la Lega guidata da Maroni. Il Celeste non ha preso bene la decisione dei lùmbard di staccare la spina alla giunta e andare al voto il prossimo aprile. “Sono allibito – rivela Formigoni nell’intervista concessa al Corriere della Sera – Giovedì scorso, io, Maroni e Alfano avevamo concordato una strategia e poi? Sono allibito e sconcertato: si conferma l’anima della Lega inaffidabile e ribaltonista”. Il governatore non vuole defilarsi anzi rilancia: “Non è necessario essere candidato ma farò la campagna elettorale. Però si voti subito e non tra sei mesi”. Ma Formigoni sembra sempre più solo. Il comportamento del governatore ha infatti irritato i big del Pdl: “Ci fa perdere voti” scrive Repubblica.  Ora gli scenari si fanno sempre più incerti. Il Corriere rivela che la Lega si sta organizzando per lanciare “le primarie per la Regione”, mentre Repubblica dà voce alla minaccia di Maroni: “Se Formigoni accelera i tempi del voto niente alleanze per le politiche”. Secondo la Stampa, il governatore starebbe pensando “ad una lista nordista del centrodestra” per rilanciarsi.

Da leggere:

La Repubblica: “Quel governatore Joker che ride sulle rovine della Gotham city meneghina” (racconto di Curzio Maltese)

 

[ad]In casa Pd ci sono da registrare due fatti importanti. L’inizio della campagna per le primarie del segretario Pier Luigi Bersani e la decisione di Walter Veltroni di non ricandidarsi al Parlamento. Il segretario Pd, che ha iniziato il suo tour elettorale nella cittadina natìa Bettola, è ritornato sulle polemiche nate dopo che nella carta d’intenti firmata da Pd, Sel e Psi, non vi era nessun riferimento all’agenda Monti. “Non accetto esami di montismo. Siamo stati noi a mandare a casa Berlusconi e a volere Mario Monti. La destra è scomparsa e vengono a misurarmi il grado di lealtà?”. Carta d’intenti che Bruno Tabacci (in corsa per Api alle primarie) si rifiuta di firmare spiegandone il motivo in una lettera inviata al Corriere. Per Pierluigi Battista il discorso di Bersani sa di amarcord, “sceglie i miti del passato per costruire una nuova identità”. Ilvo Diamanti su Repubblica chiede a Bersani e a Renzi di “fare politica sul territorio e con la società”.

 

L’ex segretario del Pd, Walter Veltroni, durante la trasmissione Che tempo che fa annuncia che non si ricandiderà al Parlamento. “Non ha a che fare con Renzi” spiega Veltroni “Nel 2009 mi sono dimesso e sono state dimissioni vere, ora ho confermato la decisione di allora”. Poi lancia una stoccata ai vertici del partito: “Un errore escludere Monti dal documento programmatico. Noi sosteniamo la sua esperienza”. Per il Corrierela mossa di Walter spiazza D’Alema e Bindi”, gli altri due esponenti del Pd che Renzi vuole rottamare. Per Repubblica la decisione di Veltroni è “un buon esempio per tutti”. La scelta di defilarsi dell’ex segretario Pd riceve gli elogi anche si Luca Telese su Pubblico. Renzi “rende onore alla scelta di Veltroni di non candidarsi”, scrive la Stampa.