Regionali 2010: Calabria
[ad]Con i centristi si era aperta una trattativa, a ridosso dell’ufficializzazione del’accordo tra UDC e PDL, culminata nella proposta di candidare il fedelissimo di Casini Roberto Occhiuto a capo di una larga coalizione di centrosinistra. Prima di accettare l’accordo, tuttavia, gli ex democristiani hanno preteso un passo indietro pubblico di Agazio Loiero e di Callipo che si sarebbe dovuto unire all’armata riformista. A nulla pare siano servite le pressioni dei vertici nazionali del Partito Democratico e le risposte all’UDC sono arrivate sia da Callipo che da Loiero che nel giro di pochi giorni hanno non solo confermato la candidatura (Callipo) ma anche minacciato di correre da soli con proprie liste se un tale accordo si fosse concretizzato (Loiero). Di tutta risposta i sodali calabresi di Casini hanno ufficializzato davanti a stampa e tv il loro accordo politico-programmatico con il candidato Scopelliti. Al PD non è rimasto altro da fare che rimettere in moto la macchina delle primarie e incoronare l’unico uomo che oggettivamente ha oggi la maggioranza dei consensi nel partito, il governatore uscente Agazio Loiero.
Sarà dunque una sfida a tre, salvo colpi di scena (Loiero ha invitato Callipo a correre al suo fianco, ma l’imprenditore ha rifiutato), con Scopelliti, Loiero e Callipo a contendersi lo scranno più alto della giunta regionale calabrese.
Tutto sembra in discesa per Scopelliti, insomma, che gode anche della fama di ottimo amministratore, mentre il centrosinistra è frammentato e su Loiero pende una richiesta di condanna a un anno e sei mesi per abuso d’ufficio. Ma la Calabria è una terra strana e nulla è da dare per scontato.
di Gianfranco Rocco