Vittoria facile per il centrosinistra in Emilia Romagna.
Siamo certo lontani dai fasti del 2005, in cui Errani con la medesima coalizione superava il 60% dei consensi, ma la regione rimane saldamente a sinistra. Il Partito Democratico, a differenze che alle Europee, dovrebbe riuscire a superare il 40%. Cosa ancora più certa se non verranno presentate liste minori/del presidente. A sinistra la lotta “interna” tra RC-CI e l’area della ex SEL dovrebbe vedere ancora in testa i comunisti, in attesa di sapere se vi saranno accordi a “bicicletta” (come quello tra la Federazione della Sinistra e i Verdi in Toscana e Puglia).
Buona la prestazione dell’UDC fuori dai poli, in salita rispetto al 2005 ed in grado di togliere voti sia a destra che a sinistra. Stando ai nostri calcoli saranno gli unici in grado di eleggere stando fuori dalle coalizioni. Molto indietro i Radicali, i grillini e il Partito Comunista dei Lavoratori.
[ad]Nel centrodestra avanza il verde della Lega Nord, con ogni probabilità in grado di superare i fasti delle ultime europee confermandosi il terzo partito della regione. A farne le spese principalmente il PDL, in calo rispetto al 2005 ed alle ultime Europee. Margini ridotti, come un po’ in tutto il Nord Italia, per le liste minori del centrodestra e per le formazioni della destra radicale, siano esse in coalizione o fuori.