Regionali 2010: Tutti i numeri
PUGLIA
In tutte le regioni del Sud, che storicamente vedono una minore percentuale di elettori recarsi alle urne, si è registrata in quest’occasione un calo sensibilmente inferiore alla media nazionale; è questo il caso anche della Puglia, dove è rimasto a casa solo il 7,7% degli elettori che votarono alle Europee, mentre il voto ai partiti cala soltanto del 4,1%.
Il dato politico della Puglia è senza dubbio la prepotente riconferma di Nichi Vendola, trionfatore alle primarie (da lui chieste, ottenute e infine vinte) contro il candidato “ufficiale” del PD, Boccia, e in seguito autore di una campagna elettorale di grande efficacia e condotta senza errori, nonostante nelle ultime settimane si sia temuto per una possibile conseguenza negativa sul caso dell’arresto dell’ex vicepresidente Frisullo. A livello di liste cresce il centrosinistra, trainato – manco a dirlo – da Sinistra Ecologia Libertà, che guadagna quasi il 3% sul 2009. L’Udc soffre della corsa solitaria, nonostante la candidatura “forte” di Adriana Poli Bortone, mentre il centrodestra ne esce con le ossa rotte, dilapidando in un anno un vantaggio di oltre 4 punti sulle liste che appoggiavano Vendola e non andando oltre il 44,2%.
BASILICATA
In Basilicata si assiste al dato anomalo che riguarda gli aventi diritto al voto: in un anno passano da 541.000 a 569.000; questo fa sì che, nonostante l’affluenza sia calata rispetto al 2009 (di circa il 7,5%) i voti alle liste siano aumentati di oltre 10.000 unità, quasi il 3%.
[ad]Il governatore uscente Vito De Filippo viene riconfermato “in carrozza” con un risultato che fa della Basilicata la regione più rossa d’Italia: oltre il 67% per le liste di centrosinistra che hanno appoggiato il vincitore. Determinanti i voti date alle liste del presidente e a quelle altre liste minori che hanno aggiunto i loro voti a quelli dei partiti tradizionali, che quindi hanno tenuto piuttosto bene. Anche qui, come in Liguria, larga coalizione dall’Udc alla Federazione di Sinistra e risultato ben oltre le aspettative. La candidatura dell’outsider Magdi Allam ha invece disturbato non poco il centrodestra, che perde quasi 9 punti sul dato del 2009 (inizialmente l’ex corsivista del Corriere aveva annunciato di correre per il centrodestra).
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