Pace fatta in Lombardia? Formigoni ha presentato oggi via twitter la giunta che lo accompagnerà nei prossimi giorni, fino alle prossime elezioni che il Celeste vuole tenacemente indire per la metà di dicembre, o comunque entro Natale.
Una Giunta più snella, con soli undici assessori invece dei sedici precedenti. Un posto d’onore, in questa giunta, spetta ancora alla Lega Nord, che con Andrea Gibelli mantiene l’assessorato alle Attività produttive e conquista la vicepresidenza della Regione.
Nelle ultime dichiarazioni pubbliche, il Governatore lombardo si era mostrato irritato nei confronti di un alleato che – nonostante anni di buon governo – faceva cadere la Giunta e si proponeva di sostituire lo stesso Formigoni con il suo nuovo leader nazionale, Roberto Maroni. Si era arrivati anche a minacce per nulla velate di far saltare anche le due regioni governate direttamente dalla Lega attraverso Cota (Piemonte) e Zaia (Veneto).
Qualcosa dev’essere cambiato, e probabilmente il Carroccio ha anche ragionato sulla prospettiva concreta di diventare minoritario anche al nord. Stando all’ultimo sondaggio Swg/Rai3, il progetto maroniano di tornare ad essere il primo partito al nord è infatti ancora in alto mare: la Lega è infatti al 12%, meno della metà dei consensi che otterrebbe il Pd e con più di dieci punti di distacco dal movimento di Beppe Grillo.
Certo, la situazione del Pdl non appare più rosea, ma forse per il Carroccio mantenere l’alleanza col Pdl può essere meno traumatico di rischiare in proprio e favorire la vittoria del centrosinistra.
[ad]Preoccupazione confermata tanto da Maroni – che dice di stimare i pidiellini Albertini, Lupi e Gelmini, ma che chiede di organizzare delle primarie per la scelta del candidato del centrodestra, primarie cui parteciperebbe lui o il segretario regionale Matteo Salvini – quanto dallo stesso Gibelli, che commentando la sua nomina a vicepresidente, ha affermato: “Continueremo in via ordinaria rispetto al programma indicato, andando verso elezioni che rappresentano un elemento di necessità e chiarezza nei confronti degli elettori. Abbiamo confermato la volontà di mantenere in piedi un’alleanza che non rinneghiamo dopo 12 anni di buon governo, però non potevamo accettare che il buon lavoro fatto venisse contaminato dalla presenza della ‘ndrangheta in Giunta”.
Matteo Salvini, al momento, è l’unico nel Carroccio a non continuare a stuzzicare il Governatore, ironizzando sull’utilizzo compulsivo di twitter ed affermando, senza giri di parole, che stando all’esito delle “primarie leghiste” organizzate lo scorso fine settimana, Roberto Maroni è “il candidato alla Presidenza della Regione”.
La battuta del segretario regionale non dev’essere sopravvalutata. Lega e Pdl hanno bisogno di continuare l’alleanza, se vogliono ancora provare a vincere.